3 ore fa:Perciaccante augura buon lavoro al neo segretario Cgil Calabria Trotta
1 ora fa:Visita istituzionale alla Provincia dell’Ambasciatrice del Kosovo in Italia
3 ore fa:Le calabresi Monterosso e Ferro insignite del premio Internazionale Standout Woman Award
4 ore fa:VOLLEY - Per il Campionato di Serie C Femminile le bizantine si scontreranno con il Cirò
4 minuti fa:Crosia, un Consiglio Comunale all'insegna della collaborazione tra maggioranza e opposizione
3 ore fa:A Cariati il pallone rischia di diventare un ricordo: squadre sportive costrette a emigrare
34 minuti fa:In occasione della "Fiera dei morti" di Schiavonea verrà riproposto il tradizionale piatto "Lagane e ceci"
2 ore fa:Ciclismo, presto potrebbe nascere il “Grand Tour della Magna Grecia”
1 ora fa:L'Autorità portuale Mari Tirreno meridionale e Jonio punta a una cooperazione tra le diverse infrastrutture portuali
2 ore fa:Molinaro lascia la Lega per approdare a Fratelli d'Italia

Graziella Algieri su proposta bretella Jonica

2 minuti di lettura
Una Bretella Jonica autostradale per collegare Corigliano Calabro-Rossano è una delle ultime richieste fatte da un gruppo politico che intende così “celebrare degnamente” la nascita della nuova città. Quante volte politici locali hanno fatto simili richieste all’Anas? Tantissime. E quante volte sono stati esauditi? Ben poche, da quando i rubinetti degli investimenti pubblici non si sono più potuti tenere aperti al massimo, a causa del debito pubblico. Così per ottenere qualcosa occorre essere autorevoli, stimati e/o con ottimi agganci nei centri decisionali romani (Ministero Infrastrutture e Anas, nella fattispecie). I nostri politici locali lo sono? Se fanno richieste simili e non le supportano con statistiche serie, autorevoli e stimabili non lo sono. Chiedono di inserire “con somma urgenza” un’opera sulla Statale Jonica di cui finora nessuno aveva parlato e ammettono che una ben più ampia e strategica come l’adeguamento della stessa statale verso Crotone (i maxilotti 8 e 9 citati da questi politici) non è stata ancora progettata.
GRAZIELLA ALGIERI
La verità è che la grande viabilità arriva già ai confini del nuovo territorio comunale formatosi con la fusione: col raddoppio della bretella dalla A2 a Sibari si arriva all’autostrada, mentre la Jonica da Sibari verso Nord consente di raggiungere l’Adriatico con meno difficoltà che in passato e il suo ulteriore miglioramento è già in programma.
Resta il traffico sulla Jonica nel tratto che attraversa il nuovo territorio comunale. È soprattutto a quello che si riferiscono i politici che ora chiedono la bretella autostradale. Ma quello è prevalentemente traffico locale, cui Ministero e Anas presteranno verosimilmente ben poca attenzione. Dovrà pensarci il Comune, dunque! Magari concordando con l’Anas pochi interventi di traffic calming e messa in sicurezza per rendere meno pericoloso un tratto dove si continua a morire; o magari mettendoci propri soldi, ammesso che ne abbia.
BRETELLA JONICA
E poi c’è una questione ancor più di fondo: in una regione povera come la Calabria, troppo spesso chi ha la sfortuna di dover fare il pendolare non ha treni che gli allevino i costi di trasporto rispetto all’auto. Se una cosa bisogna chiedere a Roma, dunque, è potenziare i collegamenti ferroviari. A beneficio non solo dei pendolari, ma anche di chi fino a vent’anni fa poteva fruire della rete ferroviaria nazionale e poi si è visto tagliare sempre il numero dei treni a disposizione. Questa scelta delle FS / RFI è stata chiaramente dettata dal basso numero di passeggeri. Ma, ora che gli amministratori locali parlano di traffico in più attirato dalla fusione, vuoi vedere che si stanno creando i presupposti per il ritorno al treno e questi non se ne accorgono? E, anche se così non fosse, sarebbe preferibile che il maggior peso - vero o presunto - conquistato dall’Alto Jonio cosentino grazie alla fusione venisse speso su ferrovia e non su strada.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.