Il professor Enrico Iemboli risponde alle dichiarazioni dell'ex assessore Quando si vuole manifestare il proprio punto di vista e lo si esprime in forma pubblica, è necessario farlo con onestà intellettuale, ma anche documentandosi sull’argomento in modo da riferire cose esatte e non devianti. Tanto premesso, perché con un comunicato stampa a firma di Siinardi, egli asserisce che “
è assolutamente fuori da ogni logica” l’indizione del referendum consultivo sulla fusione del comune di Corigliano Calabro e di Rossano emanato dal presidente della Regione Calabria, fissato per il 22 ottobre, perché nella città di Corigliano si è insediata ed è al lavoro la Commissione d’accesso agli atti amministrativi inviata dalla Prefettura di Cosenza per accertare eventuali infiltrazioni mafiose. L’autore del comunicato si dichiara altresì “
perplesso e preoccupato” a causa della indizione di tale referendum perchè emanato in un momento in cui la città è politicamente più debole a causa della presenza della citata Commissione. E denuncia una “
infrenabile frenesia” da parte di chi ha adottato il decreto regionale e di chi si adopera a favore della fusione.
FUSIONE, IEMBOLI: IL REFERENDUM
Mi permetto chiedere al dott. Siinardi: “
che legame c’è fra l’indizione del referendum e la situazione politica presso il comune di Corigliano Calabro? “ Il referendum, che si terrà il 22 ottobre, fra circa sei mesi, è un adempimento obbligato dalla legge che regola i processi di fusione, un adempimento al quale il presidente Oliverio non poteva sottrarsi dopo. A) che la proposta di legge del consigliere regionale on.le Giuseppe Graziano sulla fusione aveva avuto l’approvazione della I^ Commissione Affari regionali presieduta dall’on. Franco Sergio il quale oltre tre mesi addietro aveva sentito in audizione
sia i rappresentanti del Comitato e
sia i sindaci Geraci e Mascaro che in quella sede, con motivazioni diverse, hanno sostanzialmente confermato le delibere adottate dai propri consigli comunali. Favorevoli all’avvio del processo di fusione. Il sindaco Geraci, nel confermare la deliberazione del proprio comune, ha chiesto di rimandare di qualche mese l’indizione del referendum popolare).
FUSIONE, IEMBOLI: IL REFERENDUM E' ATTO OBBLIGATO IN MATERIA DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
B) Che il Consiglio della Regione Calabria ha approvato ad unanimità le audizioni fatte dalla I^ Commissione. E l’allegata proposta del consigliere Graziano, trasmettendo a sua volta il proprio deliberato favorevole al Presidente della Giunta regionale. Al quale spetta l’indizione del referendum. Chiunque capisce bene che l’indizione del referendum è un atto obbligato in materia di procedimento amministrativo, tassativamente previsto dalle leggi nazionali e regionali che ne fissano anche le date entro le quali deve avvenire. Non averlo indetto sarebbe stata omissione di atti oltre che violazione di una norma procedurale. Proprio perché in questo periodo il comune di Corigliano si trova a subire la commissione d’inchiesta. E memore della richiesta del sindaco Geraci che in audizione aveva chiesto di rinviare l’indizione del referendum a dopo l’estate, è stata protratta la data del referendum al 22 ottobre.
FUSIONE, IEMBOLI: GLI ATTI ADOTTATI RESTANO VALIDI
C’è da mettere in evidenza, a rassicurazione della preoccupazione manifestata da Siinardi, che,
qualsiasi sia l’esito della Commissione d’inchiesta gli atti adottati restano validi. Resta valida anche la delibera n. 3 che il consiglio comunale di Corigliano ha adottato il primo febbraio 2016. Con all’oggetto la “istituzione di un nuovo comune a seguito di fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano”. A mio modesto avviso, credo sia giunta l’ora di finirla di continuare a ragionare in termini localistici, sono passati decenni durante i quali questo modo di fare e di agire (da entrambe le parti) ha prodotto l’isolamento del nostro territorio dal resto del mondo che conta. Vogliamo continuare a camminare divisi? Vogliamo continuare a subire le rapine continue e costanti degli uffici e dei servizi da parte della politica forte che dirige le fila da Cosenza o da Castrovillari?
FUSIONE, IEMBOLI: UNITI SI CAMMINA PIU' FIDUCIOSI
Ognuno è libero di scegliere il proprio destino. Attenzione però, abbiamo la responsabilità di invertire lo stato delle cose. E creare le condizioni per un futuro diverso. Che riaccenda le speranze di coloro che non hanno prospettive. Giovani disoccupati, imprenditori, commercianti, artigiani, professionisti dei diversi settori che sono stati messi in ginocchio dall’attuale crisi, ecc. E’ giunto il momento di ragionare con una logica diversa rispetto al passato. E’ vero che il futuro e l’ignoto spaventa. Ma le certezze che avevamo non ci sono più ed il modo si evolve, tutto è cambiato e cambia. Mi permetto di porgere tale invito al dott. Siinardi, a tutti i cittadini, ai giovani. Non si può ragionare in termini medioevali e di radicalismo. Sono convinto che tutti abbiamo intelligenza per sfidare il futuro del mondo. E di innescare processi nuovi di sviluppo che ci facciano rendere orgogliosi di averli provocati.
FUSIONE, IEMBOLI: SPETTA AI CITTADINI ESPRIMERE LA LORO IDEA
Uniti si è più forti e si vince. Uniti si cammina più fiduciosi per nuovi percorsi. Pur continuando a mantenere nel cuore le radici del passato che non scomparirà, perché la memoria di ciascuno ne conserverà un pezzo. E ognuno saprà rivalutare ogni cosa nel solco delle tradizioni che faranno. E dovranno fare parte della nostra storia. Il referendum è destinata ai cittadini di Corigliano Calabro e di Rossano i quali dovranno esprimere il loro parere sull’idea di fusione dei due comuni contermini. In questa fase, spetta solo a loro esprimersi dopo che le loro amministrazioni hanno manifestato tale idea.