15 ore fa:la Bottega del Dono, se il riscatto delle donne fa rima con arte e lavoro
13 ore fa:Odissea 2000, dopo Sal Da Vinci, ecco gli artisti che si esibiranno all’Acquapark dei record
10 ore fa:Ancora fuoco all'Ospedale e ancora polemiche sulla viabilità
16 ore fa:Sorvegliato speciale di pubblica sicurezza assolto in Appello perché il fatto non sussiste
17 ore fa:Orientamento inteso come consapevolezza di sé. Spunti di riflessione per i nuovi docenti
11 ore fa:Crosia: Cambiavento deposita una mozione sulla “curva della morte”
12 ore fa:“Salute, sicurezza, integrazione in agricoltura” successo per l’evento Uila
14 ore fa:Al Museo di Cariati si presenta il libro Angela De Lorenzo per il Festival sguardo e mondi
9 ore fa:Vertenza Tis, Stasi: «I lavoratori non meritano prese in giro»
7 ore fa:Fiamme al Traforo minacciano la chiesa di San Bartolomeo

Foto hard su WhatsApp, minore sott’inchiesta

1 minuti di lettura
Gioco perverso tra adolescenti consumato in ambiente scolastico. Il mondo è quello dei minori: l’età oscilla tra i 13 e i 15 anni. Lo strumento è una foto hard sul telefonino fatta circolare su WhatsApp e usata come elemento di ricatto per ottenerne altre. Poi l’intervento significativo dei genitori della presunta vittima che ha evitato la degenerazione. La procura della repubblica presso il tribunale dei minori ha aperto un’inchiesta ed avviato le relative indagini da poco concluse. Il giovane, difeso dall’avvocato Giovanni Scatozza, dovrà rispondere dell’accusa di tentato delitto continuato. Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Michele Sessa. I fatti si consumano nel marzo del 2016. Il dato che deve far riflettere è la tipologia delle azioni e gli effetti che ne possono scaturire. Da qui la necessità di intervenire prontamente in situazioni del genere: in primo luogo la famiglia, quindi i genitori, poi le istituzioni scolastiche e l’autorità giudiziaria. Infine le persone esterne a una vicenda che vengono a conoscenza di atti del genere. L’antidoto è e deve essere l’immediato intervento. Uno degli episodi che ha fatto discutere e non poco, seppure con epilogo e dinamiche decisamente diverse, è il suicidio di Tiziana Cantone, la ragazza napoletana che decise di togliersi la vita impiccandosi con un foulard nella sua casa in provincia di Napoli. Il tutto perché non resse alla vergogna di un video porno finito in rete e diventato subito virale. La giovane per mesi fu protagonista assoluta della rete per dei suoi filmati hard, senza che lei ne sapesse niente. Immagini circolate su WhatsApp , su Facebook, Twitter e YouTube. Filmini girati da un telefonino. Un’esperienza drammatica culminata della morte di una 31enne e che testimonia la delicatezza di tali avvenimenti. Fonte: La Provincia di Cosenza
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.