COMUNICATO STAMPA Italia e Russia insieme abbattono le barriere e si uniscono grazie alla musica ed alla cultura. Ieri il teatro Amantea Paolella, nel cuore del centro storico rossanese, è stato inondato dalla cultura russa. In occasione dei 175 anni dalla nascita del musicista e compositore Tchaikovsky è stata indetta la prima edizione del festival internazionale dedicato ai giovani talenti intitolato “Capriccio di Tchaikovsky”. L’evento musicale- culturale è stato organizzato dall’associazione “Italia Russia- cultura e lingua senza frontiere” presieduta da
Olga Kisseleva, in collaborazione con l’Associazione “Centro del Sostegno sociale” della Repubblica Russa, Consiglio Musicale della Repubblica Russa, patrocinio del Consolato Generale della Federazione Russa a Palermo e del Comune di Rossano. Tra gli obiettivi della serata, quello di sviluppare l’arte contemporanea russa e occidentale, valorizzare e tradizioni locali e rafforzate le relazioni di cooperazione internazionale proponendo il turismo culturale. Individuare e sostenere i giovani talenti anche con disabilità sostenendo le pari opportunità. Al concorso, diretto dalla musicista
M° Maria Vyazigina, hanno partecipato numerosi artisti russi, giunti appositamente in Italia per l’evento.
Madrina della serata Prof.ssa Laura Forlani Palopoli. Tra gli intervenuti, presentati dalla giornalista Stefania Schiavelli, Tatiana Narkus Rappresentante della Camera di Commercio e Industria della Repubblica Autonoma Udmurtia - Federazione Russia. A giudicare i ragazzi una giuria internazionale presieduta dal M°
Giuseppe Gallina, compositore e pianista di Rossano, M
° Pierluigi Marotta, docente di musica da camera dell’istituto superiore di studi musicali “Tchaikovsky” di Nocera Terinese (Cz) e primo violoncello dell’orchestra filarmonica della Calabria e della nuova scarlatti di Napoli. Soprano M
° Marilu’ Brunetti,
Enzo De Carlo promoter e professore patron del “Cantogiro”,
Jons Narkus dalla Lettonia promoter e vicedirettore centro “Nomi Nuovi “ (Norvegia, Lettonia e Inghilterra). Tra le esibizioni quella del gruppo folkloristico “Zadorinca – Burtcin” che ha interpretato con abiti tradizionali alcuni brani della cultura russa. I classici della canzone italiana sono stati interpretati dl giovane e talentuoso tenore
Antonio Domenico Straface, inoltre il duo arpa e voce composto da Maria Vyazigina e il soprano Marilù Brunetti ha intonato il brano “O mio Babbino caro” di Puccini
. Il festival è un primo passo verso la costruzione di una rete di relazioni artistiche e culturali stabili tra Italia e Russia, dopo il grande consenso di quest’anno l’associazione, guidata da Olga Kisseleva, ha già in cantiere una nuova edizione del festival indirizzato ai giovani talenti italiani alfine di far incrociare le due culture attraverso l’arte universale della musica.