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“Esilio” revocato: i rifugiati accolgono Lucano a Riace

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I giudici hanno accolto la richiesta presentata dai suoi legali e hanno fatto cadere il divieto di dimora per l’ex sindaco del borgo della Locride. Che commenta: «Sono felice. Per prima cosa andrò da mio padre»

Mimmo Lucano è arrivato a Riace dopo la revoca del divieto di dimora disposta dal Tribunale di Locri. L’ex sindaco, che era accompagnato da uno dei suoi difensori, l’avvocato Andrea Daqua, è stato accolto da alcune decine di persone, tra cui un gruppo di rifugiati rimasti in paese. «Sono contento – ha detto Lucano – di essere tornato a Riace. Per prima cosa andrò a trovare mio padre, che sta ancora male. Mi ripropongo di continuare a fare del bene e di aiutare chi arriverà a Riace come rifugiato». Lucano ha riferito anche di essere intenzionato a dormire stanotte nella sua abitazione. «Devo verificare, comunque – ha detto – se la casa è agibile perché lo scorso inverno ha subito danni a causa di alcune infiltrazioni piovane. Si tratta di problemi, comunque, che passano in secondo piano rispetto alla gioia di essere tornato finalmente nella mia Riace, un luogo che adoro e che rappresenta tutta la mia vita». Il Tribunale di Locri ha accolto la richiesta depositata nei giorni scorsi dai suoi legali, gli avvocati Antonio Mazzone e Andrea D’Aqua: i giudici hanno revocato il divieto di dimora che ha finora impedito all’ex sindaco di rientrare nel suo paese. Proprio nei giorni scorsi nel borgo della Locride ha fatto ritorno il padre 93enne di Lucano, che ha lasciato l’ospedale di Catanzaro dove era stato ricoverato in seguito all’aggravarsi delle sue già precarie condizioni di salute. Lucano, dopo essere stato travolto dall’inchiesta “Xenia”, su cui è attualmente in corso il processo in cui è imputato assieme ad altre 26 persone, era potuto rientrare a Riace solo un per un breve comizio elettorale in occasione delle amministrative. «Ancora mi devono materialmente notificare il provvedimento e fin quando non lo vedo, non ci credo. Ma sono felice», commenta Lucano, libero, dopo undici mesi, di tornare finalmente a casa. «Non so cosa farò per prima cosa, probabilmente andrò da mio padre. Voglio rivedere Riace, voglio rivedere casa mia». La decisione di revocare il divieto di dimora per l’ex sindaco Lucano è stata presa dal tribunale presieduto da Fulvio Accurso. Il divieto di dimora era stato disposto come misura alternativa agli arresti domiciliari cui Lucano era sottoposto dal mese di ottobre dello scorso anno. Da allora Lucano si era trasferito a Caulonia, centro limitrofo a Riace. OLIVERIO: «OGGI BELLA GIORNATA» «Oggi è una bella giornata di civiltà per la giustizia e la libertà». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione, Mario Oliverio, commentando la decisione del Tribunale di Locri su Lucano. «Sono davvero contento – scrive Oliverio – che Mimmo possa finalmente tornare nella sua Riace. Un Comune che, grazie a Mimmo, ha legato il suo nome ai valori alti del rispetto, della persona e dei diritti umani e ha proiettato nel mondo la pratica dell’accoglienza come fattore costitutivo della civiltà». fonte - corrieredellacalabria.it
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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