di MARTINA FORCINITI e SAMANTHA TARANTINO Quell’acciottolato del lungo viale alberato, all’ombra dei cipressi che quasi come le due rette parallele di una prospettiva accompagnano lo sguardo fino al punto di fuga della maestosa chiesa maiolicata, guida il percorso nel cimitero cittadino. E accanto a tumuli di terra e lapidi che raccontano vite vissute in pieno o interrotte, c’è tutta la bellezza di vere e proprie opere monumentali: cappelle tempio, portali d’ispirazione classica, cupole d’arte antica. Ed anneriti dal tempo e dalle intemperie dei secoli, ci si può incantare di fronte agli obelischi militari e di nobiluomini e dame del passato. Tuttavia, sebbene alla crescita cittadina sia corrisposta la nascita di un’appendice moderna dello storico cimitero monumentale rossanese, oggi si fanno i conti con un’oggettiva mancanza di spazio._
Anche il camposanto infatti potrebbe essere destinato a diventare un’emergenza tra le altre alle quali l’Esecutivo Antoniotti fa fronte ogni giorno.
È difatti quasi saturo in termini di lotti, sicuramente completo per quanto riguarda le cappelle. Le ultime costruite, infatti, risalgono al 2004, grazie ad un ampliamento del cimitero progettato qualche anno prima.
Non c’è più terreno edificabile. Gli unici spazi a disposizione sono o tumuli assegnati per concessione precedente o loculi nelle cappelle di famiglia. Eppure il fabbisogno cimiteriale dovrebbe far fronte a una
richiesta di circa 300 loculi all’anno e allo stato attuale sono stati
realizzati solo 180 nuovi loculi (la cui concessione, generalmente, è pari a 30 anni o 99 anni per tumuli e cappelle familiari), di cui 17 già assegnati. La loro dimensione è di 3 metri quadrati per un costo che varia a seconda della sua posizione:
1200 euro per un loculo in prima o seconda fila, 1400 per la terza fila, 1000 per la quarta, la meno agevole. Ma non bastano. Il comune, d’altra parte, per far fronte alla domanda sta facendo dei sopralluoghi per verificare se c’è ulteriore spazio utilizzabile nel perimetro del sito attuale.
La fruibilità del quale, così come di ogni cimitero che si rispetti, deve sempre essere tenuta in debita considerazione. Gli uffici comunali si muoveranno nella direzione di un
censimento e di una
ricognizione di tombe e croci ormai abbandonate e, per quanto riguarda i loculi più antichi, si procederà con la loro esumazione, coinvolte le famiglie ovviamente.
Il dato che emerge è comunque chiaro: un ampliamento dell’attuale area non è oltremodo rinviabile. Così come del resto evidenziano le fotografie analoghe di quasi tutti i cimiteri del territorio. E della provincia, a partire dalla Città capoluogo dove, proprio per far fronte all’esigenza di garantire a tutti il diritto ad una degna sepoltura, si è già incamminati sulla
strada dell’ampliamento, attraverso la procedura del project financing ormai preferita in questo come in altri casi di infrastrutture pubbliche:
la società privata che investe nella realizzazione dell’opera ne gestisce i servizi a regime, recuperando negli anni a venire l’investimento iniziale. Anche a
Corigliano, il cui cimitero ha una superficie di 15mila metri quadrati,
la necessità dei loculi è pari a circa 300, a fronte di una mortalità di 50 unità all’anno. Sempre più alta. A dichiararlo è
Benito Apicella,
Assessore alla manutenzione del comune di Corigliano. Al momento, l’urgenza è data dalla presenza di
20 salme nella camera mortuaria in attesa di degna sepoltura. Ma, con un po’ di pazienza, risolveremo questa emergenza che mi vede coinvolto in prima persona e per cui mi scuso sentitamente con i cittadini per i disagi arrecati finora. Tuttavia, grazie alla realizzazione, iniziata proprio mercoledì 7 luglio, di
120 nuovi loculi (fruibili in 40 giorni al massimo), più altri 120 in programma, usciremo da questa situazione di stallo. Anche per questo l’amministrazione ha indetto un bando per la concessione di 83 nuove tombe famiglia. Tra i criteri è previsto un
meccanismo di premialità – continua - che ci permetterà di aumentare la disponibilità di loculi, la cui esigenza è certamente maggiore.
Tutto il ricavato verrà speso esclusivamente nell’area cimiteriale e non solo per combattere l’emergenza, ma anche per rendere il cimitero decoroso. Quando questa amministrazione si è insediata, infatti, il cimitero versava in una situazione di totale abbandono – ci dice l’Assessore - con lotti senza loculi, mancanza di illuminazione, scarsa pulizia. Porremo rimedio anche a questo stato di degrado e in progetto sono previsti interventi di ammodernamento con l’inserimento di tettoie in lamiera (per evitare infiltrazioni ed umidità), agevolazione del camminamento, predisposizione di nuove panchine e di una efficace toponomastica con l’intitolazione delle strade cimiteriali.
Normalmente la concessione di un loculo dura 30 anni per un totale di 1200 euro. Noi abbiamo deciso di stabilire a
20 anni il termine di esumazione al costo più accessibile di 800 euro, per andare incontro ad una cittadinanza sempre più vittima della crisi economica. Da qui alla fine dell’anno siamo certi di poter risolvere ogni disagio e tornare a garantire alla popolazione la dignitosa sepoltura dei propri cari.