Il Movimento 5 Stelle fa la voce grossa anche nei seggi per Camera e Senato messi in palio dal sistema proporzionale. Dopo la prova di forza nei collegi maggioritari, dove hanno ottenuto 9 parlamentari su 12, ora i pentastellati potrebbero ripetere l’exploit anche nei listini plurinominali. Questo lo scenario possibile secondo i dati pubblicati poco prima della mezzanotte sul sito del ministero dell’Interno.
ALLA CAMERA ENTRANO LA BRUNO BOSSIO (PD) E LA ROSSANESE SCUTELLA' (M5S)
Il M5S ottiene tre seggi nel collegio camerale Calabria Nord e due in quello Sud. Conquistano dunque uno scranno a Montecitorio Francesco Forciniti, Elisa Scutellà e Alessandro Melicchio (Nord) e gli uscenti Dalila Nesci e Paolo Parentela. Forza Italia ottiene invece un seggio a Nord, Roberto Occhiuto, e due a Sud, Jole Santelli e – di nuovo – Roberto Occhiuto che, dunque, dovrebbe lasciare il posto al terzo nome del listino, Maria Tripodi. Nel contesto del centrodestra, sempre nel proporzionale Calabria Sud, Domenico Furgiuele riesce a capitalizzare la buona performance della Lega spuntando un posto da deputato. Il Pd, invece, elegge Enza Bruno Bossio nel collegio Calabria 1 e Antonio Viscomi in Calabria 2. A sorpresa sarebbe dentro anche Nico Stumpo, per Liberi e uguali, che arriva al 3,01% nel collegio plurinominale. Il margine di incertezza residuo riguarda il seggio assegnato alla Lega e quello appannaggio di Leu (potrebbero finire, rispettivamente, a Forza Italia o Fratelli d’Italia e Movimento Cinquestelle).
SENATO: ENTRA ANCHE LA CORIGLIANESE ABATE (M5S), OLTRE MAGORNO (PD)
Al Senato è sempre il Movimento a farla da padrone, con la conquista di tre seggi, che vedrebbero l’elezione di Bianca Laura Granato (prima dopo l’elezione di Nicola Morra nel maggioritario di Cosenza), Giuseppe Auddino e Rosa Silvana Abate. Forza Italia porta a Palazzo Madama il capolista Giuseppe Mangialavori; il secondo seggio di area centrodestra è appannaggio di Tilde Minasi (Lega: è Matteo Salvini il capolista, ma dovrà diventare probabilmente un senatore siciliano. Il Rosatellum prevede, in caso di pluricandidature, che si opti forzatamente per la regione in cui si sono ottenuti meno voti). Quanto al Pd, si dovrà accontentare del successo dell’ormai ex segretario regionale, Ernesto Magorno. In questo caso il seggio “ballerino” è quello di Tilde Minasi: l’ex assessore della giunta Scopelliti se la gioca con la seconda nel listino di Forza Italia, Fulvia Caligiuri. FONTE: CORRIEREDELLACALABRIA.IT