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Giovani Doc protagonisti al Vinitaly and the city a Sibari

3 minuti di lettura

SIBARI - Nell'arena a cielo aperto del Parco archeologico di Sibari, teatro del "Calabria in Wine", tappa di Vinitaly and the City al Sud, il vino calabrese ha deciso di cambiare voce: non più il racconto didascalico del terroir o della tradizione, ma la freschezza di uno sguardo «dai giovani, per i giovani». 

Così prende vita "Giovani DOC – Denominazione di Origine Comunicativa", visione ideata, scritta e curata da Fa.Ma. Communication & Lobbying, con il supporto e la collaborazione di qualificati professionisti dell'enologia e che gode del patrocinio e il sostegno di ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo Agricolo della Calabria).

Le indagini di mercato lo confermano: tra gli under 35 europei il consumo abituale di vino cala, mentre cresce la domanda di bevande percepite come più leggere, sostenibili e "social‑friendly". Per restare rilevante, il vino deve dunque diventare emozione e stile di vita condiviso.

«Ci siamo chiesti perchè il mondo del vino, che è un mondo bellissimo, non sembri più attrattivo per i giovani - spiega Manuela Iatì, co‑ideatrice e project manager – e abbiamo dunque pensato a un progetto che, usando il linguaggio dei giovani, potesse dirci cosa i giovani pensino e come vorrebbero fosse raccontato il vino. Abbiamo studiato una serie di azioni che metteremo in atto da qui alle prossime settimane, per coinvolgere direttamente i giovani e aiutare anche le Istituzioni e le cantine a capire come intervenire e agire per avvicinare le nuove generazioni al vino, sempre nel rispetto di un bere responsabile».

«Il nome lo dichiara con limpida evidenza: Giovani DOC – Denominazione di Origine Comunicativa – trasferisce la "certificazione d'origine" dal calice al racconto» osserva la co-ideatrice e project-manager Fabrizia Arcuri. «Ambiamo a un cambio di paradigma: preservare il tessuto identitario dei nostri territori, ma declinarlo nei registri digitali più celeri, così da congiungere radici secolari e immaginari contemporanei. Non mera strategia di marketing, bensì autentica rigenerazione culturale».

E' qui, dunque, che interviene "Giovani DOC", che – come la sigla DOC per i prodotti – certifica l'autenticità del racconto. Affidata alla Generazione Z la storia del vino si trasfigura in linguaggio culturale, dove identità, memoria e paesaggio convergono nei codici visivi, rapidi e cangianti dell'ecosistema digitale – spazio privilegiato delle nuove generazioni – intercettandone aspirazioni, immaginario e quotidianità.

Nell'area talk della kermesse, il primo "sassolino nello stagno" è stato così lanciato, con la presenza di ospiti importanti. 

Michele Farruggio, business winery manager con lunga esperienza nelle principali cantine di Veneto e Toscana, richiama la necessità, per il mondo del vino italiano, di «cambiare rotta e iniziare un nuovo percorso meno autoreferenziale, meno tecnico, meno tradizionale e iniziare finalmente a parlare non più solo di prodotti, ma anche di stile di vita, di emozioni, di immagini, allegria e gioia che il vino può e deve rappresentare, per i giovani, ma non solo». E, quanto alla Calabria, aggiunge: «Da 25 anni lavoro in aziende importanti e, sia come general manager che come commerciale, mi sono occupato soprattutto di mercati esteri. Il vino italiano ha una sua circolarità: c'è stato il periodo della Sicilia, del Veneto, della Puglia. Ora è il periodo della Calabria e bisogna perciò battere il chiodo adesso, perché la Calabria per troppi anni non è stata considerata una regione vitivinicola di eccellenza. Quindi è un bene che le Istituzioni si stiano dando molto da fare con eventi come questo». 

Matteo Maggiorese, agente de Il Sole 24 ORE, di cui Fa.Ma. Communication è business partner, rimarca invece come il valore di una comunicazione efficace dipenda sempre più dalla qualità misurabile dei contenuti che produce, ma anche dal sapere "fare rete". «Essere qui come Sole24Ore significa assumere una responsabilità a favore del territorio, ricco di potenzialità che devono essere sviluppate – dice – Sapere che la Regione sostiene progetti come questo di Fa.Ma. e crede che questo sia il momento giusto per piazzare il nostro prodotto di estrema qualità a livello internazionale è un'ottima partenza. Ma soprattutto fare insieme e crederci è il risultato migliore che si possa ottenere e lo stiamo vedendo anche con questa grandissima manifestazione di Sibari».

A chiudere la cornice istituzionale l'intervento dell'Assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo, che evidenzia l'importanza strategica di porre il patrimonio enologico calabrese nelle mani creative dei giovani, trasformando un bene agricolo in leva culturale e reputazionale per l'intera regione. 

«Partecipo volentieri a questo talk – esordisce l'Assessore – perché ritengo che arrivare ai giovani, che spesso consumano superalcolici saltando il rapporto con il vino, sia un argomento importante, una sfida importante da raccogliere. Meglio certamente un bicchiere di vino che non un cocktail e questa educazione dobbiamo infonderla ai giovani, soprattutto calabresi. Accolgo quindi favorevolmente questo progetto, a nostro avviso meritevole di sostegno, e per questo lavoreremo, magari su un impegno pluriennale sulla formazione dei giovani, naturalmente al bere con moderazione, ma partendo da un prodotto identitario e della tradizione come il vino. 

Spero dunque - conclude -  si possa presto realizzare. Siamo d'altronde sempre aperti a iniziative che provengono dal territorio e cerchiamo di tradurle in atti concreti. Perché qui, da dove tutto è cominciato, 3000 anni fa si vinificava quando altri facevano cose diverse».

Concretamente, l'iniziativa sarà presto svelata nei suoi dettagli. Unica anticipazione è che partirà un "contest" dedicato agli under 40, preceduto da un'apposita campagna promozionale che vedrà, anch'essa, i giovani protagonisti, con l'obiettivo di arrivare al Vinitaly 2026 con la nascita di un hub permanente di creatività al servizio della vitivinicoltura italiana.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.