Agricoltura di precisione, il Majorana si dota di droni per la mappatura dei terreni
L’evento, voluto e promosso dal Dirigente dell’IIS Majorana Saverio Madera con Agrobit, Tenute Librandi e Argicolus si è concentrato sull’utilizzo di droni e sensori per la gestione di precisione degli impianti irrigui in oliveto

CORIGLIANO-ROSSANO – Agricoltura di precisione, sviluppo, formazione e innovazione. L’Istituto Tecnico Agrario dell’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana di Corigliano-Rossano continua a distinguersi: è, infatti, tra i pochi in Italia a dotarsi di droni professionali per la mappatura analitica dei terreni come strumento chiave che spalanca le porte alla fase 4.0 del settore primario.
Protagonisti di questa nuova sperimentazione, una dimostrazione pratica di volo di un drone multispettrale, sono stati, nei giorni scorsi, gli studenti delle classi III, IV e V che, coordinati dai docenti Carmine Novellis, Mariateresa Bollini, Giovanni Mastrangelo e Dario Marino, insieme agli esperti intervenuti.
L’evento, voluto e promosso dal Dirigente dell’IIS Majorana Saverio Madera con Agrobit, Tenute Librandi e Argicolus si è concentrato sull’utilizzo di droni e sensori per la gestione di precisione degli impianti irrigui in oliveto.
«Il nostro impegno sulla ricerca e l’esplorazione delle nuove tecnologie – sottolinea il dirigente Saverio Madera – resta quello di fornire ai nostri studenti le competenze di base per inserirsi nel mondo del lavoro attraverso la conoscenza degli strumenti più avanzati e innovativi. Il nostro auspicio è che tutti i nostri diplomati possano diventare protagonisti del cambiamento, condividendo valore aggiunto al mercato ed alla crescita del loro territorio, con la qualità della formazione e delle competenze all’avanguardia acquisite».
Cuore dell'evento è stata la dimostrazione operativa condotta dall'agronomo Niccolò Bartolini di Agrobit. Attraverso l'impiego di un drone dotato di una sofisticata fotocamera multispettrale, gli studenti hanno potuto osservare in tempo reale le potenzialità della tecnologia applicata all'agricoltura 4.0. La capacità del drone di registrare dati su quattro bande di colore e di tradurli, grazie al software Agricolus, in mappe dettagliate del terreno, ha evidenziato la sua utilità nell'individuazione precoce di criticità come carenze idriche o nutrizionali nelle colture.
Il battesimo del volo ha visto anche l'intervento di Enrique de Angelis di Agricolus che ha illustrato nel dettaglio le funzionalità del software per la registrazione e l'analisi dei dati agronomici, sottolineandone il ruolo cruciale nel supportare decisioni mirate per un'agricoltura di precisione efficace. A completare il quadro delle innovazioni, è stato l'agronomo Michele Librandi che, invece, ha presentato i risultati del progetto Oli-scan, portando anche il contributo dell'ordine degli agronomi.
Anche questa nuova iniziativa ha rappresentato una preziosa opportunità di scambio e formazione, aprendo come sempre le porte dell'istituto al contributo di esperti e professionisti esterni, in questo caso interessati ad approfondire, con i professionisti e gli imprenditori di domani, le nuove frontiere dell'agricoltura digitale. La presenza e l'utilizzo del drone multispettrale in dotazione al Majorana, pur sprovvisto di camera termica, è stata accolta con grande interesse dai tecnici intervenuti. Al termine della dimostrazione pratica sul campo, è seguito un importate confronto nelle aule, focalizzato sia sugli aspetti tecnici e sulle potenzialità dei droni che sulle concrete prospettive occupazionali che si aprono per i futuri periti agrari nel settore del pilotaggio di droni e nell'agricoltura 4.0.