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Al Liceo Classico “San Nilo” di Rossano parte il progetto “La storia a palazzo” - VIDEO

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CORIGLIANO-ROSSANO – “La storia a palazzo è il titolo del nuovo progetto Pcto proposto dai docenti Giuseppe Ferraro (ideatore) e Stella Pizzuti (tutor) e presentato ieri mattina al Liceo Classico di Rossano alla presenza di studenti e stampa.

Si tratta di un percorso didattico e formativo finalizzato a rendere le conoscenze acquisite vere competenze attive – come richiesto dalle linee guida dei Pcto – unendo la formazione umanistica con lo spirito imprenditoriale per valorizzare il territorio adottando una prospettiva che possa connettere il patrimonio culturale e valoriale - di cui le discipline umanistiche si fregiano di essere custodi - al tessuto occupazionale e produttivo locale.

Gli incontri saranno quattro e si terranno presso alcuni palazzi rappresentativi della storia artistica e architettonica di Rossano: Palazzo Greco - Popoli e migrazioni; Palazzo Labonia-Gurgo di Castelmenardo - Statualità e riforme; Palazzo Brunetti - Ambiente e territorio; Palazzo Amarelli - Le guerre del Novecento.

In programma anche un’uscita didattica presso la Fattoria Biò, realtà imprenditoriale con una consolidata storia in campo formativo grazie all’esperienza della “fattoria didattica” che investe nella valorizzazione del territorio in un’ottica sostenibile per l’ambiente, e due seminari su “Alimentazione e identità” e “Il viaggio di Giuseppe Maria Galanti in Calabria attraverso Google my maps”.

Il progetto – ha ricordato la professoressa Stella Pizzuti – ha, sì, valore storico ma ha anche l’obiettivo di valorizzare e riscoprire soft skill come l’educazione civica perché «conoscere le proprie radici significa conoscere sé stessi; radicarsi nel territorio rende l’albero più robusto».

I saluti introduttivi sono stati a cura del dirigente Alfonso Perna che ha insistito sull’importanza di attività capaci di «piantare un seme» e offrire agli studenti occasioni e stimoli culturali nuovi.

La parola è passata poi al professore Ferraro che ha spiegato la nascita e le motivazioni alla base del progetto: «La società occidentale – ha osservato - si è basata sulla cultura della tecnica che poi si è trasformata in una civiltà della tecnologia. Come Liceo Classico abbiamo inteso difendere e sottolineare l’idea che, a monte, la civiltà classica ha affondato le sue radici nel sapere umanistico. Siamo convinti che il sapere che si sedimenta nelle menti di chi studia materie classiche può attivare meccanismi tali da generare uno spirito imprenditoriale facendo rete».

Uno dei primi obiettivi è infatti connettere i saperi umanistici con lo spirito imprenditoriale, chiamato a innescare nuove dinamiche nel territorio realizzabili solo se lo si impara a conoscere. Come ha ricordato anche Grillo nella presentazione dell’azienda: «Per le imprese non c’è futuro senza studio e conoscenza».

«Un altro aspetto del percorso – ha proseguito Ferraro - riguarda il service learning. Noi abbiamo pensato alla scuola come ad una comunità di apprendimento. Spesso siamo portati a pensare alla scuola come ad un luogo con mura, banchi, lavagne etc. In realtà l’aula è solo il contenitore istituzionale di una scuola che non ha pareti e che si estende a tutto il territorio».

E rispetto al territorio non è mancata una riflessione sul contesto di marginalità sociale in cui la scuola opera: «Il centro storico presenta fragilità evidenti, le prime sono di tipo sociale. Con questi percorsi noi possiamo contribuire ad attivare una didattica della cittadinanza».

Ma perché insistere sullo studio delle materie umanistiche? «Dietro ogni evento storico, economico e sociale – conclude Ferraro - ci sono gli uomini. Ecco che allora istruire, educare e formare gli studenti, oggi, significa sforzarsi di consegnare al futuro uomini e donne capaci di affrontare le sfide che il mondo ci presenterà».

L’approccio dell’intero progetto sarà multidisciplinare e affronterà vari temi, dalla statualità all’ambiente, dall’alimentazione all’utilizzo delle nuove tecnologie. Ad affiancarli, due realtà che fungeranno da garanti per la ricerca e la didattica: l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo dell’Italia contemporanea, con sede presso l’Università della Calabria, e l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano – Comitato provinciale di Cosenza. 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.