“San Nilo all'eterno dal tempo” il nuovo libro di Gennaro Mercogliano
Questa nuova opera di Mercogliano non è solo un tributo a un grande santo, ma anche un invito a riscoprire il valore di una formazione completa, che integri sapere e sapienza, tecnica e umanità
CORIGLIANO-ROSSANO - Un nuovo ed importante tassello si va ad aggiungere al prezioso panorama di letteratura storico-religiosa contemporanea con la nuova opera di Gennaro Mercogliano dal titolo “San Nilo all'eterno dal tempo”. Il libro, edito da ConSenso publishing, traccia con precisione storica e profondità spirituale la figura del santo restituendo la complessità di un personaggio che ha segnato indelebilmente la storia della Calabria e del monachesimo bizantino. San Nilo, infatti, viene qui presentato come un'«icona prima di tutto umana, prima ancora che religiosa».
«Il testo – si legge nella nota di presentazione - raccoglie materiali e testimonianze di due Congressi Internazionali su San Nilo tenutisi a Rossano tra gli anni Ottanta e il Duemila, offrendo un quadro ricco e dettagliato delle molteplici iniziative che la città ha dedicato al suo santo patrono. Un'opera che non solo celebra la figura del santo ma che si propone anche di ampliare la conoscenza e il culto di San Nilo, diffondendone la prospettiva morale e salvifica in un'umanità sempre più bisognosa di guide spirituali: “Tra i tanti meriti della pubblicazione del Tardo, breve e scorrevole sintesi della fonte primaria, degno di particolare rilievo mi è apparso [...] l’intento dichiarato di ampliare [...] la conoscenza e il culto di San Nilo”. Una delle parti più ispiranti del libro è la traduzione dei versi di invocazione e preghiera al Salvatore, che Mercogliano ha saputo rendere con una profondità umana e religiosa straordinaria: “Per le preghiere di Diadoco donami / Luce di mente contro le passioni, / Dire e fare convenientemente / Le cose care a te, o Salvatore, / Rivelami lo spirito divino, / Riscatta dal fango il servo tuo”. Questi versi riflettono la lotta interiore di Nilo, diviso tra la volontà di dominio degli istinti e la sete di purificazione, offrendo al lettore una chiave di lettura profonda del suo percorso spirituale».
Il libro, infatti, non è un’agiografia convenzionale ma esplora gli aspetti più umani e contraddittori di San Nilo mettendo in luce la straordinaria capacità del santo di conciliare l'obbedienza ai precetti monastici con una profonda ricerca interiore. L’esempio niliano viene presentato come modello di straordinaria attualità per le nuove generazioni: «In un'epoca caratterizzata da un crescente distacco dalle radici culturali e da un approccio spesso superficiale alla conoscenza, l'esempio di San Nilo offre una via di equilibrio tra scienza e spiritualità. Il suo impegno ascetico e la sua profonda connessione con la cultura del suo tempo mostrano come sia possibile unire l'aspirazione al trascendente con una rigorosa attività intellettuale».
Proprio in virtù delle grandi sfide che le nuove generazioni sono chiamate ad affrontare, l’opera invita i giovani a riflettere non solo sul confronto legato alle competenze tecniche, ma anche sulla forte consapevolezza etica e culturale che sono necessariamente chiamati ad affinare. San Nilo insegna, dunque, che «la conoscenza non deve essere fine a se stessa, ma deve sempre servire un più alto scopo di elevazione morale e spirituale. In questo senso, l'opera di Mercogliano non è solo un tributo a un grande santo, ma anche un invito a riscoprire il valore di una formazione completa, che integri sapere e sapienza, tecnica e umanità».
Gennaro Mercogliano, nato a Rossano (Cs), critico letterario, saggista e storico, scrive su riviste e quotidiani con particolare riferimento alla letteratura italiana dell’Otto e del Novecento. Ha pubblicato numerosi saggi, studi e monografie su figure e tempi della letteratura italiana, da Leopardi a Gozzano, da Alvaro a Spagnoletti, da Pontiggia a Luzi a Maffìa e altri contemporanei. In ambito storico ha svolto studi con particolare riferimento alle vicende di Rossano nel X secolo con saggi su San Nilo, Giovanni Filagato (papa Giovanni XVI) e sull’imperatrice Teofano, alla quale fa risalire la traslazione del Codex Purpureus nella città di Rossano. Dirigente scolastico in quiescenza, è direttore dell’Università Popolare di Rossano e membro della giunta esecutiva dell’IRACEB.