Domani va in scena al Metropol di Co-Ro "I due Papi"
L'appuntamento è per il 28 novembre alle ore 20:30. Una commedia di straordinaria forza emotiva che vede protagonisti due protagonisti del teatro italiano, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo
CORIGLIANO-ROSSANO - Martedì 28 novembre, alle ore 20.30, al Cinema Teatro Metropol di Corigliano Rossano andrà in scena "I due Papi", una commedia di straordinaria forza emotiva che vede protagonisti due protagonisti del teatro italiano, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo.
«Lo spettacolo - riporta la nota - fa parte dell'anteprima della "Rassegna L'AltroTeatro – On Stage Metropol", curata da Gianluigi Fabiano. La rassegna, patrocinata dall'amministrazione comunale di Corigliano Rossano, è co-finanziata con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell'Avviso "Attività culturali 2022" dalla Regione Calabria - Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura».
«"I due Papi" è il titolo della produzione italiana di "The Pope" di Anthony McCarten (pluripremiato autore per opera teatrale da cui è tratta la pellicola di successo prodotta da Netflix, con protagonisti Anthony Hopkins e Jonathan Pryce e candidata agli Oscar). Una commedia che racconta il complesso rapporto tra Ratzinger e Bergoglio, appena prima delle dimissioni di Benedetto XVI e della successiva elezione di Francesco nel 2013. Il team creativo vede Giancarlo Nicoletti alla regia mentre la traduzione del testo è stata affidata a Edoardo Erba».
«Non fatevi ingannare dal titolo perché "I Due Papi" - si legge ancora - non vuole tediare con nessuna soporifera dissertazione teologica. Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all'elezione di Francesco, ma anche le "vite parallele" di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un'amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall'ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza? Il cuore di questo incontro e del dialogo fra Ratzinger e Bergoglio – che sia veramente avvenuto o meno non importa – ci riguarda tutti, in quanto uomini, trascendendo dalla dimensione religiosa o spirituale, e oltre il pruriginoso interesse che sempre suscitano le questioni vaticane. Perché I due Papi parla, anzitutto, di due uomini e, allo stesso tempo, parla di tutti gli uomini. Parla del potere, di come a volte sia difficile, se non impossibile, per un solo uomo il fardello delle responsabilità e ci pone l'interrogativo di quanto, veramente, sia giusto o meno perseverare o se non valga la pena, a volte, scendere dalla propria croce. Parla del rapporto tra l'uomo e Dio, dell'etica, delle aporie e degli interrogativi di ogni giorno della contemporaneità che corre, lasciandoci il dubbio se sia giusto sposare i tempi o ammettere l'esistenza di un che di immutabile ed eterno».