Tornare a essere cuore pulsante del Mediterraneo: Ritrovare nella nostra Storia le radici del nostro Futuro
È questo l’ambizioso obiettivo del Masterplan pensato dal project manager Nilo Domanico. Un piano d’azione interdisciplinare, sostenibile, circolare elaborato sulla base delle 5 C: cultura, conoscenza, comunità, condivisione, cooperazione
CORIGLIANO-ROSSANO – «“La rinascita o lo splendore di un territorio cominciano non quando si pongono delle condizioni materiali, ma quando queste condizioni sono accompagnate o precedute da qualcosa che si accende, che brilla, da un lampo accecante nella tempesta, da una scintilla che da fuoco ai nostri cuori.” Quando ci si confronta con la gravità di alcuni problemi si conclude spesso con la riflessione che tutto deve partire dalla cultura, dalla storia, dalle nostre radici».
Inizia così la nota stampa di Nilo Domanico, project manager del Masterplan, che spiega: «L’ambizione di realizzare un Masterplan è, dunque, da un lato, di dare una prima indicazione sulla direzione, di cominciare a discutere di una politica del territorio, basata sulla conoscenza e sul sapere, dalle quali prende vita tutto il resto. Dall’altro di cominciare a fornire un quadro concreto e organico delle necessità del territorio e della possibile organizzazione della nostra terra attraverso nuove idee e visioni, nuovi progetti e pianificazioni. Smuovere la nostra realtà dall’immobilismo attraverso parole chiare, appropriate, limpide, precise che abbiano la forza di evocare suggestioni potenti tali da scuotere la nostra terra ed attivare azioni concrete, con metodo, pazienza ed operosità».
«Lo sviluppo ed il progresso di un territorio – aggiunge - devono essere basati su una visione complessiva, su idee, misure, progetti organici ed unitari, per poter essere più efficaci e penetranti. La via maestra è quella della definizione di un Masterplan innovativo, sostenibile e circolare che definisca principi programmatici, linee guida, concept, idee-progetto sul presupposto dell’agire locale e pensare globale, in linea con le indicazioni nazionali ed internazionali. Un piano d’azione interdisciplinare, sostenibile, circolare con interconnessioni profonde tra i differenti settori e le aree di intervento, elaborato sulla base delle 5 C: Cultura, Conoscenza, Comunità, Condivisione, Cooperazione».
«Per questo – continua - abbiamo deciso di partire da un Comune che racchiude tutte le caratteristiche principali dei paesi calabresi: mare, collina, montagna e borgo. Lo scopo è mettere a punto un metodo applicabile al resto dei centri del litorale ottenendo così un vero e proprio Masterplan territoriale. Uno strumento di visione, sviluppo, progresso da qui ai prossimi 30 anni. Il percorso per la definizione del Masterplan deve passare necessariamente attraverso un quadro conoscitivo e un quadro programmatico basato sui contenuti tematici fondamentali che tengano conto delle peculiarità e dei punti di forza del territorio».
«Dobbiamo passare dalla Cit-Azione della Storia all'Azione che da essa trae linfa. Dalla cultura non intesa solo come statica erudizione ma quale elemento trainante per una dinamica pianificazione e realizzazione di progetti. Non più il racconto di quanto eravamo belli e bravi ma l'attualizzazione delle ragioni che nei tempi antichi resero la nostra terra il cuore pulsante del Mediterraneo» conclude.