Una Sala Rossa intergenerazionale stracolma per le lezioni di Filosofia
È partito venerdì scorso nel palazzo San Bernardino il nuovo corso di lezioni, tenute dal prof Franco Filareto, organizzato e promosso dal Circolo culturale rossanese. La prima sorpresa: una platea attenta e gremita da giovani e meno giovani
CORIGLIANO-ROSSANO - La Sala Rossa di palazzo San Bernardino da tempo non si vedeva così gremita in ogni ordine di posti, eppure si parlava “solamente” di filosofia.
Giovani e meno giovani si sono ritrovati per il primo incontro del corso di filosofia, alle origini della filosofia mediterranea, greca e meridionale. Ne seguiranno altri quattro nei prossimi venerdì a partire da giorno 11, ma se l’affluenza sarà come quella del primo giorno è possibile che si possa chiedere al sempre disponibile professor Franco Filareto di prepararne altri.
Una intuizione del presidente del Circolo Culturale Rossanese Tonino Guarasci e la consueta disponibilità di Franco Filareto, hanno reso possibile questo bel momento di approfondimento sulle nostre radici magno greche.
Ma cos’è ed a che serve la filosofia? Filareto è partito citando Aristotele che nella Metafisica, ha dato una risposta netta: «La filosofia non serve a nulla. Proprio perché essa è priva di legame di servitù è il sapere più nobile». Per comprendere fino in fondo i tratti di questa «nobiltà», è necessario visualizzare la filosofia nella storia e il ruolo che ha avuto per l’umanità. Nelle grandi civiltà occidentali del passato, la filosofia rappresentava una scienza primaria legata alla ricerca del principio delle cose. Lo stesso Aristotele ha posto la filosofia su un piano superiore rispetto alle altre scienze teoretiche, quelle che studiano gli oggetti nei loro tratti necessari – matematica e fisica – mentre la filosofia lo fa nella sua profondità più intima. Andare «oltre le cose» è il suo tratto distintivo, basti pensare ai sofisti e all’indole di ribaltare un pensiero acquisito per metterlo continuamente in discussione.
Le finalità del corso sono quelle di ricercare insieme il filo della nostra memoria e dare risposte alle domande di senso e di destino.
Il professore Filareto con la consueta affabilità e conoscenza, in un’ora circa di lectio ha voluto ricreare una nuova Agorà rossanese che ha tenuto tutti incollati alle poltrone.