14 ore fa:Schiavonea ancora violenza: nuovi accoltellamenti in pieno giorno. Episodi collegati?
11 ore fa:Incidente sull'A4 nel bresciano: morto un 68enne originario di Firmo
13 ore fa:Festa dell’Albero 2025 a Corigliano-Rossano: bambini e comunità insieme per la natura
10 ore fa:Cariati: garantita la continuità del servizio pediatrico
10 minuti fa:Eco dello Jonio a fianco dei giornalisti italiani: oggi articoli non firmati in segno di solidarietà
10 ore fa:Morano investe nell’accoglienza, nuovi percorsi formativi gratuiti per potenziare la ricettività locale
13 ore fa:Legalità, coraggio e libertà: l’IIS Palma Green Falcone Borsellino ospita il Procuratore D’Alessio
12 ore fa:«Sugar Daddy e Sugar Baby non sono mode ma è prostituzione minorile»
11 ore fa:Insiti, il luogo baricentrico dove si decide il futuro della città
12 ore fa:Trebisacce, al via i lavori di consolidamento dell’Ospedale: il Comitato Civico rassicura la comunità

Peppino di Capri ammaliato da Sibari e dalla Calabria. In mille all'arena dei Laghi per applaudire il cantautore

2 minuti di lettura

CASSANO JONIO - «La Calabria una terra meravigliosa, i Laghi di Sibari davvero incantevoli, mozzafiato». Pensieri e parole di Giuseppe Faiella, in arte Peppino di Capri, tra i più famosi cantautori italiani di sempre, che nel suo sterminato palmares può adesso annoverare anche il premio “Laghi di Sibari”, istituito nel 2019 dall'associazione Laghi di Sibari (con il contributo della Regione Calabria ed il patrocinio del Comune di Cassano Ionio) per esaltare le storie di uomini e donne del Sud che fanno grande l'Italia nel mondo.

Il riconoscimento (nel recente passato assegnato al calciatore Rino Gattuso, al regista Alessandro Piva ed alla cantautrice Teresa De Sio) gli è stato tributato davanti a più di mille spettatori, giunti da tutta la Sibaritide per stringere in un abbraccio simbolico il musicista, pianista e attore campano, vincitore (tra l'altro) di due Festival di Sanremo, sulla scena da 66 anni, trascorsi sempre sulla cresta dell'onda, con grandi successi che lo hanno reso celebre ai quattro angoli del pianeta: da Roberta a Champagne, da Let's twist again (primo Disco d'Oro con un milione e duecentomila copie vendute), passando per St. Tropez twist, Non lo faccio più, Voce 'e notte, Un grande amore e niente più, Malatia, e ancora Nun è peccato (un 45 giri che vendette un milione di copie), E mo' e mo', Il sognatore e tanti altri ancora.

Canzoni senza tempo, con le loro note tornate a riecheggiare sotto il cielo di Sibari - in quella che resterà l'unica tappa calabrese del suo tour estivo - 48 anni dopo la prima esibizione in terra sibarita. «Era il 1978 – ha ricordato Peppino di Capri dal palco - e già allora rimasi colpito dalla bellezza di questi luoghi. Ho ritrovato il calore e l'affetto di allora: qui ai Laghi ho vissuto una serata meravigliosa, al di sopra di ogni aspettativa, davanti ad un pubblico caldo ed elegante: è stato un piacere cantare qui. Ho trovato una bella accoglienza ed un'organizzazione impeccabile».

Complimenti ricambiati dal presidente di AssoLaghi, Luigi Guaragna, affiancato dal direttore artistico della rassegna Andrea Solano. «La figura di Peppino di Capri - ha detto Guaragna - incarna l'immagine e l'anima di un Sud che merita di essere amato e valorizzato per le sue capacità e i suoi talenti, spesso e volentieri apprezzati ovunque ed anzi elevati a modello da seguire. Il pubblico ha premiato questa scelta: un altro passo avanti, lungo la strada della rinascita dei Laghi». Ad impreziosire la manifestazione, presentata da Francesca Russo, lo spazio comico affidato all'attore reggino Gennaro Calabrese, famoso a livello nazionale per essere ormai diventato volto fisso di diverse trasmissioni Rai, Mediaset e Sky, oltre che per i successi mietuti anche a teatro con il suo spettacolo "Un Calabrese a Roma".

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia