Criminalità e poliziotti inversamente proporzionali
Di seguito la nota stampa Quintino De Luca, Segretario Generale LES Provincia di Cosenza. "É di questi giorni l’ennesima polemica sull’
allarme sicurezza nella città unita di “Corigliano-Rossano” a seguito dell’ennesimo evento criminoso che ha portato la morte di due persone crivellate di colpi da arma da fuoco. Un evento terribile che non è purtroppo un caso isolato, ma segue, senza andare molto lontano, altri due episodi di uccisioni avvenute nel territorio” – così
Quintino De Luca Segretario Generale della provincia di Cosenza del sindacato “
Libertà e Sicurezza Polizia di Stato (LES)” ha deciso di commentare l’allarme sicurezza lanciato dal
Sindaco Flavio Stasi e dall’esponente parlamentare del M5S
On. Elisa Scutellà, oltre che dal
Mons. Giuseppe Satriano. “Sono anni che andiamo dicendo che il nostro territorio è incontrollato dal punto di vista del controllo del territorio per l’enorme scarsità di risorse di uomini e mezzi e nonostante le promesse da parte di Questori, Prefetti, esponenti politici ed istituzionali, ad oggi la situazione è sotto gli occhi di tutti ovvero peggio di prima. Si pensi che nel 2019 il Commissariato di Corigliano-Rossano ha visto il pensionamento di due validissimi Ufficiali di P.G. ed un Agente di P.G., per un totale di 3 poliziotti, con comprovata esperienza, più altri 2 Agenti di P.G. sono stati promossi a Ufficiali di Polizia Giudiziaria ed, anziché premiarli e tenerli a salvaguardia del territorio, sono stati trasferiti in altre province della Calabria. Evidentemente qualcuno dall’alto, mal consigliato, ha ritenuto che il Commissariato non necessitava di Ufficiali di polizia giudiziaria. Per capirci, si è in troppi!!! Un’assurdità!!! Infatti, tra trasferimenti, pensionamenti ed assegnazioni, il Commissariato ha guadagnato semplicemente 3 Agenti in prova di “prima nomina” al pari degli altri Commissariati della provincia” – Quintino De Luca prosegue nella polemica e dopo aver parlato di numeri, attacca i politici e le istituzioni per le promesse non mantenute sul Commissariato. “Mi spiace molto questa situazione in cui versano i poliziotti ed i cittadini ma le promesse e le premesse erano altre. Tra queste, ad esempio, non v’era contemplata quella di inviare
Agenti di prima nomina a danno di poliziotti della città che aspettano da decenni di congiungersi ai propri familiari. Uno sgarbo fatto ai poliziotti ed ai loro familiari che noi condanniamo fermamente. Noi siamo stati e siamo tutt’ora fortemente contrari all’invio di personale appena uscito dal corso anche se quelli arrivati in commissariato sono dei validi ragazzi, ma prima che imparano a conoscere il territorio, passerà del tempo e magari li vedremo andare via trasferiti. Le premesse e le sorti del Commissariato erano ben altre, come quello dell’invio di almeno 20/30 poliziotti con l’innalzamento a livello dirigenziale ovvero a Distretto. Anche i numerosi parlamentari eletti della zona, a seguito di numerosi incontri, avevano garantito il loro totale interessamento per l’innalzamento del commissariato e l’invio di poliziotti in città che sostanzialmente non sono mai arrivati. Ora a seguito degli ultimi episodi di omicidi, l’
On. Elisa Scutellà è tornata sul punto chiedendo
l’aumento degli organici delle forze dell’ordine. Dalla nostra possiamo dire che i poliziotti non possono continuare a lavorare in queste condizioni in cui, con l’unione tra le due città, si sono visti raddoppiare, da circa un anno, i servizi di Ordine Pubblico e Controllo del Territorio degli uomini e delle donne in divisa a fronte dello stesso personale e gli stessi mezzi” – stigmatizza Quintino De Luca citando le parole di
Mons. Giuseppe Satriano espresse a seguito dell’ultimo duplice omicidio: “
non si può restare indifferenti” e con quelle del Sindaco
Flavio Stasi: “
C’è un problema sicurezza”. “Noi lo diciamo da anni – conclude Quintino De Luca - Quanti morti ancora dobbiamo aspettare per avere
40 poliziotti in più a Corigliano-Rossano che non sono nient’altro che l’organico naturale per una città di queste dimensioni e di questa portata criminale?? Un appello al Signor Capo della Polizia Pref. Franco Gabrielli ed all’On. Ministro Matteo Salvini: perché non innalzate il commissariato a Distretto al di sopra dei normali commissariati “distaccati” di provincia?? Volete realmente ritenere questa realtà uguale a tutte le altre?? O meglio che la terza città della Calabria debba essere trattata alla pari di qualsiasi altro comune di piccole dimensioni?”