Cultura, quanto ci manca il grande Giovanni Sapia
Protagonista di tanti eventi per Otto Torri sullo Jonio: «manca la sua provocazione intellettuale»
CORIGLIANO-ROSSANO – Ci manca quel monumento culturale vivente che fu Giovanni Sapia. La sua provocazione intellettuale manca sicuramente a noi di Otto Torri sullo Jonio: era diventata, infatti, l’icona della nostra azione culturale permanente e della nostra battaglia quotidiana contro l’analfabetismo funzionale, la distruzione della lingua italiana, il fallimento della scuola nazionale (soprattutto meridionale) e l’implosione di una classe dirigente locale e nazionale senza più formazione.
È quanto dichiara Lenin Montesanto, direttore di Otto Torri sullo, dal 1998 rete euromed per i turismi, la provocazione intellettuale e la destituzione dell’ovvio, aggiungendo che il grande Giovanni Sapia (il Preside, il giornalista, il filologo, lo scrittore, l’insuperato dantista ed il protagonista d’eccezione dei nostri eventi itineranti per tutto il territorio, dal Meeting Euromed ai Caffè Filosofici itineranti al Premio Herakles) manca anzi tutto ad un territorio e ad una terra che continua a fare i conti, in un Paese ormai alla deriva, con l’unica sfida tutta ancora da intraprendere e vincere: quella della riappropriazione consapevole ed orgogliosa della propria storia, della propria identità e del proprio futuro.