Conseguentemente alla serie di
atti intimidatori subiti da istituzioni e cittadinanza di
Crosia, il sindaco
Antonio Russo si appella al senso di responsabilità del
Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao. Comunicandogli lo stato di disagio che la comunità crosiota sta vivendo nell'ultimo periodo. E c'è la volontà, inoltre, di chiedere al Ministro degli Interni, il calabrese Marco Minniti, di potenziare l’organico della locale caserma dei carabinieri. "In quanto una cittadina che conta oltre 10mila abitanti - afferma il primo cittadino - contando anche i domiciliati e quanti lavorano e vivono nel territorio comunale non residenti, non può essere presidiata da soli 7 militari. E da un corpo di Polizia municipale sottodimensionato. Bisogna avviare progetti finalizzati all’educazione alla legalità. Promuovere manifestazioni per sensibilizzare i giovani a combattere la criminalità. Potenziare l’impianto di videosorveglianza cittadino. La condizione di difficoltà è oggettiva e richiede una netta presa di posizione da parte degli organi competenti.
CROSIA, ENNESIMO ATTO INTIMIDATORIO
Tutto richieste contenute nel
deliberato che è stato approvato lo scorso Giovedì 5 Gennaio dal
Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria ed urgente al fine di
sollevare la questione sicurezza. Dopo l’ennesimo atto incendiario subito, per mano di ignoti, da alcuni cittadini e dopo l’intimidazione all’assessore ai Lavori Pubblici, Saverio
Capristo. Il Corpo del deliberato, nelle prossime ore, sarà
trasmesso alla Segreteria del Prefetto di Cosenza e
all’ufficio di gabinetto del Ministero degli Interni. Purtroppo – dice il
Sindaco – ci troviamo a denunciare l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti degli amministratori comunali e dei cittadini. E purtroppo, se non si registrerà un intervento forte da parte del Governo e della Prefettura, crediamo che tali fenomeni perdureranno nel tempo.
C’è bisogno di maggiore controllo e di un presidio maggiore di forze dell’ordine. E questo
non perché la nostra comunità sia particolarmente prolifica di criminalità. Ma perché
si vive una particolare condizione sociale.
CROSIA, RISORSE SOTTODIMENSIONATE
Il Comune di Crosia – spiega ancora il
Primo cittadino – infatti, è uno dei pochi in Calabria ad avere una
controtendenza, rispetto al resto della regione, nella
crescita demografica. Ogni anno il numero di persone domiciliate oppure che vivono e lavorano nel territorio comunale, pur rimanendo residenti altrove, aumenta in modo esponenziale. Abbiamo contezza – precisa
Russo – che
sulla nostra cittadina gravitino stabilmente, usufruendo dei servizi, circa 15mila persone. I nostri numeri ufficiali, però, parlano di un comune con poco meno di 10mila residenti. Sui quali vengono distribuite le risorse. E tra queste anche le forze dell’ordine. È oggettivo, quanto evidente, che soli
7 militari dislocati nel comando stazione cittadino dei carabinieri siano insufficienti a presidiare il territorio comunale. Ci aspettiamo, pertanto una risposta concreta da parte del
Governo. Affinché
prenda consapevolezza dei reiterati atti di violenza contro le Istituzioni civiche e contro i cittadini e, si spera, agisca di conseguenza.
CROSIA, INTERVENIRE SULLA PREVENZIONE
Credo, inoltre – conclude il
Sindaco – che sia necessario
intervenire in maniera più efficace nell’azione di prevenzione e nella formazione dei giovani: avviando dei
progetti di educazione alla legalità, promuovendo
manifestazioni pubbliche per dare un importante segnale di lotta alla criminalità. Infine, credo si avverta
l’esigenza di potenziare l’impianto di videosorveglianza, incrementando gli apparecchi in tutte le zone e i quartieri cittadini. Cercheremo di farlo intercettando finanziamenti, ma se non sarà possibile faremo uno sforzo maggiore e realizzeremo questo progetto con fondi di bilancio.