A processo per sottrazione del figlio minore, assolta perché il fatto non sussiste
La donna, difesa dall’avvocato Francesco Nicoletti, era stata accusata dall’ex compagno
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CORIGLIANO-ROSSANO - Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste dell’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” una giovane madre accusata del grave reato di sottrazione di minore.
Il procedimento scaturiva dalla querela sporta dall’ex compagno della donna, padre del bambino, che la accusava, dopo la fine della convivenza protrattasi per sei anni, di tenere comportamenti totalmente ostativi al rapporto padre-figlio non consentendogli alcun tipo di frequentazione e contatto, neanche di tipo telefonico. L’uomo depositava quindi un ricorso presso il Tribunale di Castrovillari al fine di ottenere la necessaria tutela giudiziaria e disciplinare i propri diritti doveri di padre, esternando nella querela il timore di perdere il figlio atteso il reiterato comportamento aggressivo e autoritario della madre, che ledeva i legittimi diritti genitoriali creando danno e pregiudizio al minore.
Sulla scorta di tale dettagliata querela la giovane madre veniva sottoposta a processo penale nel corso del quale si costituiva parte civile il querelante che, escusso in dibattimento, confermava in toto l’assunto accusatorio nei confronti della ex compagna con produzione di molti screenshot relativi a chat scambiate tra di loro, a sostegno della propria tesi accusatoria. Nel corso del processo venivano inoltre sentiti un Luogotenente dei Carabinieri, che aveva svolto attività d’indagine acquisendo anche apposita documentazione da parte degli assistenti sociali che si erano interessati del caso, e la madre del querelante a conferma delle accuse mosse nei confronti della donna. In ultimo veniva escusso un teste indicato dalla difesa.
All’esito dell’istruttoria dibattimentale il Pubblico Ministero avanzava nei confronti dell’imputata una richiesta di condanna alla pena di mesi otto di reclusione. La parte civile si associava alla richiesta per come formulata dal Pubblico Ministero e chiedeva, altresì, la condanna della donna al risarcimento di tutti i danni. Il Tribunale di Castrovillari, all’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto l’imputata con la formula più ampia: perché il fatto non sussiste.
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