Giovane coriglianese sarà risarcito per aver scontato un eccesso di pena
L'avvocato difensore, Ettore Zagarese, studiando il processo ha evidenziato come l'ordine di carcerazione fosse viziato da errore per eccesso di pena, la quale non era stata calcolata secondo le più recenti modifiche introdotte dalla legge Cartabia
CORIGLIANO-ROSSANO - Il giovane coriglianese, C.A.P, venti anni, lo scorso 30 aprile, nel processo istruito dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, era stato condannato dal GIP del Tribunale di Catanzaro per detenzione di droga e ricettazione d'un arsenale d'armi con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa, arrestato lo scorso agosto la previsione era che dovesse scontare il resto della pena in carcere.
L'avvocato difensore, Ettore Zagarese, studiando il processo ha evidenziato come l'ordine di carcerazione fosse viziato da errore per eccesso di pena, la quale non era stata calcolata secondo le più recenti modifiche introdotte dalla legge Cartabia. Ha quindi sollevato al Gip antimafia di Catanzaro la procedura per incidente di esecuzione per la modifica dell'ordine di carcerazione e la scarcerazione del proprio assistito meritevole, inoltre, dell'ulteriore beneficio della liberazione anticipata. Da qui il pronunciamento del GIP antimafia di Catanzaro che ha accolto la richiesta del difensore.
C.A.P. è stato quindi scarcerato senza obblighi. Sempre in accoglimento delle tesi difensive è risultato che abbia scontato una pena in eccesso per tre mesi e 21 giorni per i quali dovrà essere risarcito.