Sequestrati altri 800kg di neonata di sarda ad un posto di blocco della Gdf
Due furgoni carichi di novellame sono stati fermati a Roseto Capo Spulico. Elevate sanzioni per 50mila euro. Tutto questo mentre la pesca della sardella è diventato un caso politico... anzi, elettorale
ROSETO CAPO SPULICO - La Guardia di Finanza di Cosenza ha concluso due distinte operazioni di servizio nello specifico settore del contrasto alla pesca di frodo che hanno consentito il rinvenimento, e il successivo sequestro, di un ingente quantitativo di novellame di sarda, trasportato illecitamente da cittadini italiani provenienti dalla vicina Puglia. Entrambe le operazioni sono state messe a segno nel corso delle ore serali, durante le quali il trasporto illecito di novellame risulta più agevole, attesa la scarsa visibilità.
Insomma, un altro sequestro che si inquadra in quelle che sono le rigide direttive europee e che i militari della Gdf non fanno altro che far rispettare. Tutto questo mentre la pesca del novellame di sarda, nella Calabria del nord-est, è diventato un caso politico. Anzi, un caso elettorale. Dal momento che le istituzioni si sono accorte (solo ora) che c'è un problema relativo all'attività di approvvigionamento di uno dei prodotti che rappresenta il cuore dell'identità culturale ed enogastronomico di questo territorio. Una speculazione, per alcuni, dal momento che quella stessa politica per anni (dal 2010, anno in cui è entrato in vigore il nuovo regolamento Europeo) non si è curata minimanente di concertare regole e nuovi strumenti per consentire la pesca controllata della sardella.
Intanto, i Finanzieri della Tenenza di Montegiordano, impegnati nell’esecuzione di posti di controllo stradali sulla Strada Statale 106, nel territorio del comune di Roseto Capo Spulico, hanno intimato l’alt a due diversi autoveicoli per sottoporli a controllo. In effetti, dopo aver chiesto ai conducenti di aprire il bagagliaio rinvenivano teli sotto cui, di fatto, vi erano occultate casse in polistirolo contenenti complessivamente oltre 800 chili di novellame di sarda, illecitamente pescato in violazione di legge.
Le operazioni di servizio si concludevano con il sequestro amministrativo del novellame e la contestazione della sanzione amministrativa di 25.000 euro ai rispettivi responsabili.
L’attività si inquadra nell’ambito di un più ampio piano di servizi di polizia economico-finanziaria volti ad impedire gli illeciti profitti conseguenti al commercio abusivo del novellame di sarda. Il fenomeno della pesca di frodo del novellame, oltre a provocare un potenziale danno all’habitat marino, dovuto alla mancata riproduzione, può costituire anche un serio pericolo per la salute pubblica, poiché il prodotto illecitamente catturato sarebbe stato immesso al consumo in assenza di qualsivoglia controllo e in spregio ad ogni normativa di tipo sanitario.
Il risultato conseguito evidenzia l’importante ruolo che la Guardia di Finanza, con le proprie peculiarità istituzionali di forza di polizia economico-finanziaria ad alta vocazione sociale, ha assunto nel controllo del territorio, nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e nella tutela ambientale e della salute dei consumatori.