6 ore fa:Buon compleanno a Daniela Lavia l'alfiere azzurro del Volley di casa nostra
9 ore fa:Unical, Greco accoglie Occhiuto: inizia una nuova stagione di collaborazione tra Università e Regione
8 ore fa:Giunta regionale, Madeo (Fondazione Arbëreshe) plaude alle nomine di Gallo e Straface
10 ore fa:Ferrone (Cgil): «Enel attivi un tavolo per il futuro dei 50 lavoratori e del sito di Co-Ro»
11 ore fa:Innovazione, Pomillo: «Per le minoranze linguistiche è una condizione di sopravvivenza culturale»
8 ore fa:La Sibaritide al centro di 600 milioni di euro (annui) di export
10 ore fa:La Calabria protagonista a Roma, grazie alla chef Laura Barbieri
9 ore fa:Commemorazione caduti, Caloveto promette «di essere esempio di solidarietà, pace e amore per la Patria»
7 ore fa:La dea fortuna bacia la Calabria del nord-est: quasi 300mila euro vinti in poche ore
7 ore fa:Stasi sulla vertenza Enel: «Situazione insostenibile. Si torni a parlare del futuro del sito»

Disordini nel carcere di Rossano: aggedito il Sovrintendente di Sorveglianza Generale

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Ancora aggressioni nel carcere di Rossano nei confronti del personale della polizia penitenziaria.

«Nel pomeriggio di ieri - riporta la nota di Giovanni Battista Durante Francesca Ciccone del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) - un detenuto, già protagonista di gravi disordini nei giorni addietro, ha aggredito il Sovrintendente di Sorveglianza Generale, al quale va tutta la nostra solidarietà. Lo stesso, sottoposto alle cure mediche ospedaliere, ha avuto una prognosi di 10 giorni, a causa dei calci e pugni ricevuti».

«Dopo attimi di paura, solo grazie alla scaltrezza e professionalità dei poliziotti in servizio, è stato scongiurato il peggio. Purtroppo - affermano -, al carcere di Rossano, negli ultimi mesi, continuano ad essere destinati prevalentemente detenuti che, negli istituti di provenienza, pare si siano resi promotori di eventi simili. Si tratta di soggetti di difficile gestione, alcuni dei quali allontanati dal reclusorio rossanese, per motivi di ordine e sicurezza e riassegnati, inspiegabilmente, nello stesso, a distanza di pochi mesi. Altro grave problema del carcere Rossanese è dato dalla presenza dei tanti detenuti affetti da problemi psichiatrici, molti dei quali considerati abbastanza gravi, nonostante non sia presente un’ articolazione territoriale di salute mentale per la gestione degli stessi. Tra l’altro, ci riferiscono che nello stesso istituto lo psichiatra effettua due accessi a settimana, assolutamente insufficienti per seguire i detenuti che ne avrebbero bisogno».

«Chiediamo al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria - concludono - di rivedere al più presto la classificazione degli istituti, dividendo gli stessi, nell’ambito della regione, in massima sicurezza, media sicurezza e custodia attenuata, e prevedendo adeguate articolazioni salute mentale, in accordo con le ASL. Inoltre, è necessario chiudere in sezioni diverse i detenuti facinorosi e ridurre le ore di apertura al minimo previsto, fino a quando gli stessi non maturano la consapevolezza del rispetto delle regole».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.