Notte di violenza a Schiavonea, megarissa tra una coppia e due fratelli: arrestati
Per oltre un'ora le Forze dell'Ordine hanno tentato di sedare i facinorosi che si sono scagliati anche contro una gazzella radiomobile dei carabinieri
CORIGLIANO-ROSSANO - Una rissa violentissima ha tenuto sotto assedio, ieri sera, il borgo di Schiavonea. Ieri sera, nella centralissima piazza Santa Maria a Nives di Schiavonea, si è scatenata una violenta rissa che ha creato molta paura tra i residenti, tanto che il numero di emergenza “112” è stato letteralmente tempestato dalle richieste di intervento. La preoccupazione di chi ha visto quelle scene era dettata soprattutto dal fatto che alcuni dei contendenti avevano dei coltelli, il cui uso avrebbe potuto avere delle conseguenze irreparabili.
Per questa ragione sono state inviate subito diverse pattuglie dei Carabinieri, alle quali si sono poi dovute aggiungere quelle delle altre Forze dell’Ordine. Sul posto, nonostante le procedure adottate ed i ripetuti appelli, alcuni dei militari che tentavano di ripristinare le normali condizioni di sicurezza sono stati aggrediti fisicamente ed hanno riportato delle lesioni personali.
L’azione illecita dei soggetti coinvolti, una coppia (lui marocchino lei italiani) e due fratelli del posto, non si è però limitata a questo, poiché la foga di alcuni dei contendenti è stata indirizzata pure su uno dei mezzi di servizio, al quale è stato infranto il lunotto posteriore. Per i reati ravvisabili i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, hanno arrestato quattro dei soggetti coinvolti, nei confronti dei quali sono stati raccolti dei gravi indizi di colpevolezza.
I soggetti resisi responsabili della rissa hanno riportato, a loro volta, delle lesioni personali non gravi, che sono state valutate e curate dai medici del pronto soccorso di Corigliano.
L’intervento e le misure adottate dimostrano come i Carabinieri e la Magistratura attuino, in maniera puntuale, le attività necessarie a garantire, in ogni territorio le indispensabili condizioni di convivenza sociale.
Le persone arrestate, su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari sono state ristrette presso il carcere di Castrovillari, dove rimarranno a disposizione di quella Autorità Giudiziaria.