Caccia al cinghiale, la particolare richiesta di un cacciatore di Amendolara finisce al Tar
Giudicato «inammissibile» il ricorso presentato da un capo caccia che chiedeva l’ampliamento dell’area
CATANZARO - Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima) ha respinto il ricorso presentato da un capo caccia contro la riduzione dell’area assegnata alla caccia al Cinghiale ad Amendolara. In particolare, il ricorrente ha presentato domanda per l’assegnazione dell’area vocata alla caccia al cinghiale, riconfermata nella zona 9A agro di Amendolara, con un’estensione pari a circa 100 ettari. Con una successiva nota ha chiesto l’ampliamento della zona di caccia assegnata fino all’estensione massima prevista di 500 ettari, concesso dall’Ambito Territoriale di Caccia con determinazione del 20 ottobre 2021.
Tuttavia, un mese dopo, «a seguito di lamentele di un’altra squadra di caccia», l’Ambito Territoriale di Caccia CS1 (rappresentato dall’avvocato Enrico Morcavallo) aveva revocato il provvedimento con il quale aveva concesso l’ampliamento dell’area. La decisione ha spinto il ricorrente a rivolgersi al Tar. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha definito il ricorso «inammissibile per carenza di legittimazione passiva».