Trebisacce, compare un volantino con accuse diffamatorie all'indirizzo di un ex assessore

TREBISACCE - Un volantino carico di accuse precise, circoscritte certamente diffamatorie. Il destinatario è l'ex assessore della giunta Aurelio, Daniel Nigro. Il foglio ssarebbe apparso sul muro di un edificio privato della cittadina jonica e non è passato inosservato perché una volta affisso qualcuno ha fatto una foto facendola girare sui social. E da lì ha raggiunto il mondo. Un atto sicuramente deprecabile e senza dubbio vile che ha suscitato l'indignazione delle parti politiche e istituzionali della città.

Il primo a far giungere la propria solidarietà alla collega Nigro, che ricordiamo è la firmataria insieme ad altri suoi sette colleghi dell'assise civica della recente mozione di sfiducia del sindaco protocollata di recente al protocollo comunale, è stato l'ormai ex capogruppo di maggioranza Claudio Roseto, capo ed ispiratore di quel movimento oggi ostile e contrario alla guida politica della città. «Daniela è una donna irreprensibile, onesta e sensibile; madre eccezionale, moglie amorevole, amica vera, sincera e leale. La sua integrità morale è nota a tutti ed è assolutamente indiscutibile. Sono rimasto senza parole - scrive stamani Claudio Roseto sul suo profilo social - quando ho appreso del vile gesto diffamatorio ed intimidatorio che Daniela ha subito. Nessuno si merita tutta questa cattiveria, perpetrata con mezzi squallidi, che ne qualificano gli autori. Vedere la dignità e l’onore di una persona calpestate da bestie senza scrupoli mi fa rabbrividire. Siete solo infami, miserabili, calunniatori, privi di coscienza. Non vi rendete conto di quanto si possa ferire una persona con la vostra cattiveria disumana.Credo fermamente nella Giustizia e - conclude Roseto lanciando un messaggio sibillino - per questo, sono convinto che avrete ciò che meritate».

A fare da eco a Roseto anche i membri dell'Opposizione, Domenica De Marco, Ermelinda Mazzei, Antonio Aurelio e Antonio De Santis, condannando fermamente le parole oltraggiose ai danni della collega Nigro.

L'atto vandalico, che ha suscitato sconcerto e indignazione all'interno della comunità locale, è stato definito «vergognoso e vile» e è stato respinto come un'offesa non solo alla singola persona, ma anche ai valori fondamentali di civiltà e dialogo democratico.

«Tali parole non appartengono a una città civile e non rappresentano in alcun modo la corretta e fisiologica dialettica politica», hanno dichiarato i consiglieri di minoranza, esprimendo la preoccupazione che gesti così spregevoli possano minare la coesione sociale e intaccare il tessuto democratico della città. «La nostra comunità - hanno aggiunto - si fonda su principi di rispetto e comprensione reciproca, hanno continuato i consiglieri in una dichiarazione congiunta». «Condanniamo con fermezza un gesto così riprovevole che non ha alcuna giustificazione e va contro la nostra identità e valori comuni».

Mentre l'indignazione continua a crescere in città, c'è un forte appello affinché i responsabili di questo atto ignobile siano individuati e portati alla giustizia il più rapidamente possibile. La solidarietà e il sostegno verso la consigliera Nigro rimangono incondizionati, nel tentativo di garantire che possa continuare a svolgere il suo importante ruolo all'interno della comunità senza timori o intimidazioni.