Corigliano-Rossano: due arresti dei Carabinieri del reparto territoriale
Protagonisti due uomini, uno di 52 anni e l’altro di 37. I due episodi sottolineano l’attenzione al territorio da parte dei Carabinieri
CORIGLIANO-ROSSANO- I Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, nella giornata di ieri, hanno effettuato due arresti nei territori di Mirto Crosia e di Corigliano Rossano.
Nel primo caso un 52enne è stato arrestato nella serata dai militari della Stazione di Mirto Crosia, in attuazione di uno specifico ordine di carcerazione. In particolare l’uomo deve scontare quasi due anni di pena residua per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali; reati maturati, pertanto, in un ambiente domestico e protrattisi per diversi anni. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Torino. Il diretto interessato è stato ristretto presso il proprio domicilio, dove rimarrà in regime di detenzione domiciliare per la durata residua della pena.
Nel secondo caso, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un 37enne di Corigliano Rossano poiché, con la sua condotta, ha ripetutamente violato le prescrizioni connesse alla misura alternativa alla detenzione «dell’affidamento in prova ai servizi sociali» a cui era stato sottoposto negli ultimi mesi. L'arresto dell'uomo, domiciliato nella Frazione di Schiavonea del comune di Corigliano Rossano è giunto, quindi, in esecuzione di un provvedimento di revoca dell'affidamento in prova ai servizi sociali e ripristino della detenzione in carcere, emesso dal Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Cosenza.
Le violazioni sono state segnalate dai Carabinieri della Sezione Radiomobile al Magistrato di Sorveglianza che ha emesso, in tempi brevissimi, il provvedimento. In aderenza alle disposizioni emanate l’interessato è stato trasferito al carcere di Castrovillari, dove continuerà a scontare la propria pena in regime di detenzione.
I due episodi dimostrano l’attenzione dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano nella prevenzione e nella repressione dei reati di genere condotti ai danni delle cosiddette «fasce più deboli».