La badante e il compagno aggrediscono e rapinano un’anziana di Co-Ro: arrestati
La rapinatrice, fingendosi vittima, aveva allertato il 113 denunciando l’accaduto. Gli Agenti del Commissariato, raccolti i primari elementi di indagine, hanno immediatamente percepito numerose incongruenze nel racconto della donna
CORIGLIANO-ROSSANO - Nella decorsa giornata di ieri, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Corigliano-Rossano al termine di una articolata attività investigativa traeva in arresto due persone del luogo, gravemente indiziati del reato di rapina aggravata.
Nel primo pomeriggio giungeva sulla linea di emergenza 113 una telefonata da parte di una donna di nazionalità Italiana che, mostrandosi agitata, riferiva di essere stata vittima insieme all'anziana che assisteva, di una aggressione sfociata in rapina.
La stessa raccontava che una persona, entrata all'interno dell'abitazione, dove vi erano le due donne, le aveva aggredite fisicamente al fine di appropriarsi della somma di denaro di 1,250.00 Euro strappando anche la catenina d'oro che l'anziana aveva allacciata al collo.
Gli Agenti del Commissariato, raccolti i primari elementi di indagine, percependo numerose incongruenze sul racconto della donna, approfondivano le dichiarazioni acquisendo ulteriori riscontri utili alle indagini.
Le attività poste in essere permettevano di delineare un quadro dal quale emergevano gravi indizi nei confronti della badante che, coadiuvata da un uomo, successivamente identificato nel compagno della medesima, avrebbe posto in essere la condotta sopra indicata.
Atteso quanto in narrativa, si procedeva a perquisizione domiciliare presso l'abitazione della coppia dove veniva rinvenuta, abilmente celata in un vaso coperto da terriccio, un t-shirt con cui era stata avvolta la somma di denaro asportata, il tutto sottoposto a sequestro penale.
Attese le citate risultanze investigative, il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, prontamente notiziato, disponeva per entrambi la sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa dei riti di legge.
Gli indagati potranno fornire la propria versione dei fatti al giudice in sede di udienza di convalida.
Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell'attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.