Tragedia di Cutro, le sferzate di Gratteri: «Tutti i politici a battersi il petto, tutti indignati. Dopo i funerali avranno già dimenticato»
Il procuratore capo di Catanzaro: «Non buttiamo i soldi per i salvataggi nel Mediterraneo, ma andiamo in Africa e con meno di un quarto della spesa possiamo aiutare chi ha bisogno»
CALABRIA - Il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha preso parte alla marcia della pace al Santuario di San Francesco. Ha preferito non rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, ma all’interno del Santuario - nel corso del suo intervento - si è soffermato sulla tragedia di Cutro, sul naufragio costato la vita a 59 migranti. «Ho visto tutti i politici battersi il petto, tutti indignati. Ho sentito le stesse frasi pronunciate quando sono morti nel canale di Sicilia circa 300 profughi. La verità è che fra tre giorni dopo i funerali, ci sarà un altro argomento da prima pagina e ad occupare i tg, la vita corre veloce e digeriamo tutto».
Secondo Gratteri: «Nessuno ha la voglia, di andare a sud del deserto del Sahara per vedere cosa sta accadendo. Sono stato in Africa ed ho conosciuto da vicino la povertà, la disperazione di una madre che deve decidere quale figlio far vivere perché non ci sono medicine». Poi l’appello: «Non buttiamo i soldi per i salvataggi nel Mediterraneo, ma andiamo in Africa e con meno di un quarto della spesa possiamo aiutare chi ha bisogno».
(Fonte fabio benincasa corrieredellacalabria)