Sbarco migranti a Corigliano-Rossano: fermati i presunti scafisti. Il viaggio è durato 4 giorni - VIDEO
Sarebbero almeno due le persone indagate. Sale a 26 il numero di minori a bordo. Uno di loro un 17enne curdo è morto. L'imbarcazione è stata individuata nella notte scorsa da un velivolo polacco a 20 miglia da Punta Alice
CORIGLIANO-ROSSANO - Fermati almeno due presunti scafisti alla guida del monoalbero di 16 metri che questa mattina ha attraccato al porto di Corigliano Rossano. Le attività di Polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno permesso il fermo di indiziato di delitto dei due trafficanti di cui un russo e un sedicente turco.
Il monoalbero trasportava 106 immigrati per lo più di nazionalità egiziana, siriana e irachena. Al momento dello sbarco sono stati sottoposti a triage e a tutti i controlli sanitari del caso. Durante queste operazioni è stata accertata la presenza di un cadavere a bordo: un ragazzo curdo di 17 anni. Dalle condizioni di disidratazione dei migranti, si presuppone che il viaggio possa essere durato anche 4 giorni.
Bisognosi di acqua e di cibo, nessuno di loro è risultato positivo al Covid, diversi invece i casi di scabbia e qualche malore legato al viaggio estenuante. Ancora in corso le procedure di identificazione e, al momento, è salito a 26 il numero dei minori. Di questi, alcuni verranno ospitati nelle case di accoglienza disseminate nella provincia di Cosenza e almeno dieci unità, se non di più, verranno presi in carico dalla nostra Caritas probabilmente nella casa di Santa Maria delle Grazie nel territorio di Rossano.
Le operazioni hanno preso avvio alle ore 01.20 del 13 ottobre 2022, quando un velivolo polacco, operante sotto l’egida dell’Agenzia Europea della guardia di frontiera (Frontex), in perlustrazione nel mediterraneo, nella notte aveva segnalato a circa 20 miglia nautiche a largo di Punta Alice (KR) una imbarcazione a vela, carica di migranti in avvicinamento alle coste joniche cosentine.
Poi stamani all'alba il primo abbocco della Capitaneria di Porto con il natante alla deriva nelle acque a largo di Trebisacce.