Processo “Raganello bis”, prosciolti sindaci e imprenditori
La Corte d’Appello ha confermato il non luogo a procedere già deciso dal gup di Castrovillari. Rosa: «Prima pietra sul cammino della giustizia»
CATANZARO Non luogo a procedere per Alessandro Tocci (sindaco di Civita), Antonio Carlomagno (sindaco di Cerchiara di Calabria), Antonio Cersosimo (sindaco di San Lorenzo Bellizzi), Giovanni Vanceri, Marco Massaro, Francesco Nicoletti, Vincenzina Cerchiara, Giuseppe Cesarini, Luigi Sauve e Paolo Damiano Franzese.
È quanto stabilito ieri sera dalla terza sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro presidente Fabrizio Cosentino, consigliere Carlo Fontanazza, consigliere relatore Abigal Mellace), con il dispositivo di sentenza che conferma quanto già deciso dal gup del tribunale di Castrovillari, Biagio Politano, lo scorso 12 aprile 2021 nell’ambito del processo “Raganello”. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro 90 giorni.
Il gup di Castrovillari, sempre lo scorso 12 aprile 2021 aveva deciso il non luogo a procedere per il sindaco di Civita per il reato di inondazione, mentre aveva confermato le imputazioni di omicidio colposo ed omissioni di atti d’ufficio per le quali continua il processo a Castrovillari. Per Carlomagno e Cersosimo il giudice aveva deciso il non luogo a procedere per i reati di inondazione e omicidio colposo, lasciando la sola accusa di omissioni di atti d’ufficio.
Gli altri indagati erano indagati a vario titolo di omicidio colposo, lesioni colpose, omissioni di atti d’ufficio, inondazione ed esercizio abusivo della professione.
«Questa è una prima pietra che viene posta in questo cammino processuale di verità e giustizia – ha dichiarato l’avvocato Riccardo Rosa al Corriere della Calabria – che inizia davvero a far luce sulla assoluta estraneità rispetto ai fatti contestati al sindaco di Civita Alessandro Tocci».
fonte corrieredellacalabria.it