Inseguimento in auto con minacce, assolto un 42enne di Co-Ro: il fatto non sussiste
Il giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari, accogliendo le tesi difensive dell'avvocato Giuseppe Vena ha scagionato l'uomo, originario di Rossano, dalle accuse
CORIGLIANO-ROSSANO - Assolto perché il fatto non sussiste, con questa formula il Giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento della tesi difensiva sostenuta dall’avvocato penalista Giuseppe Vena, ha assolto il quarantaduenne rossanese P.P.
L’uomo era stato sottoposto a giudizio perché a Corigliano-Rossano, nell'area urbana di Rossano, a bordo della sua automobile, proferendo frasi minacciose e gesti minacciosi, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere uin'altra persona a scendere dal proprio veicolo, non riuscendo nell’intento per la ferma volontà di quest’ultima.
Nel particolare dei fatti, la persona offesa aveva denunciato un inseguimento di auto per le vie di Rossano, a seguito di pregressi litigi e dissapori. All’udienza dibattimentale presso il Tribunale di Castrovillari, il difensore Giuseppe Vena procedeva ad interrogare i testimoni indicati dalla pubblica accusa, tra cui la persona offesa che aveva sporto la denuncia-querela a carico dell'uomo.
All’esito del giudizio, durante l’arringa , il difensore faceva rilevare al giudice le varie differenze ed incongruenze tra quanto riferito nella denuncia presso i carabinieri e quanto invece riferito in aula dinnanzi al Giudice, cosicché la prova raccolta in dibattimento non era sufficiente per poter irrogare una condanna a carico del proprio assistito tanto da invocarne l’assoluzione. Richiesta accolta dal giudice.