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Condannato a tre anni di carcere, assolto in appello

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CORIGLIANO-ROSSANO - La Corte di Appello di Catanzaro, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto il 32enne coriglianese F.E. per il reato di furto pluriaggravato. In primo grado il Tribunale di Castrovillari lo aveva condannato alla pena di anni tre di carcere, oltre al risarcimento dei danni nei confronti della costituita parte civile da liquidarsi in separata sede nonché al pagamento delle spese di costituzione della medesima parte civile. 

I FATTI Con decreto di citazione a giudizio la Procura della Repubblica citava F.E. dinanzi al Tribunale Monocratico poiché accusato, in concorso con un minore, di essersi impossessato di un’autovettura che si trovava parcheggiata nei pressi dell’abitazione del proprietario, con l’aggravante di aver commesso il fatto su cose esposte per necessità alla pubblica fede e destinate a pubblica utilità e mediante violenza sulle cose. 

L’intera vicenda era venuta a galla in seguito ad un sinistro stradale per effetto del quale un’autovettura si era capovolta in contrada Mezzofato. I Carabinieri, intervenuti sul posto dopo essere stati allertati, non avevano trovato nessuno all’interno del mezzo dove tuttavia era stato rinvenuto un paio di scarpe. Nel corso dei rilievi, sul luogo giungeva il proprietario dell’auto, il quale riferiva di averne subito il furto durante la notte. Le scarpe rinvenute, non appartenenti al proprietario, venivano ritenute dagli inquirenti di proprietà di chi si era impossessato dell’auto. Da qui la prosecuzione delle indagini presso gli ospedali di zona al fine di verificare se, nel corso della notte, vi fossero stati dei ricoveri di persone coinvolte in sinistri stradali. Tale accertamento dava esito positivo in quanto proprio la notte del sinistro il 32enne faceva ingresso, scalzo, nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Corigliano per poi essere ricoverato per lesioni del tutto compatibili con il sinistro ed invece incompatibili, secondo gli inquirenti ed un medico sentito nell’immediatezza, con la dinamica da lui riferita. 

Sulla scorta di tali indizi, unitamente alle contraddizioni rilevate nel corso delle dichiarazioni rese dalle varie persone sentite durante le indagini, gli inquirenti avevano identificato nel 32enne F.E. uno degli autori del furto pluriaggravato. All’esito del processo di primo grado il Tribunale di Castrovillari, ritenuta la penale responsabilità dell’imputato, lo condannava alla pena di tre anni di carcere. La Corte di Appello di Catanzaro, ribaltando la sentenza di primo grado, ha ora annullato la condanna assolvendo l’imputato in totale accoglimento delle richieste dell’avvocato Francesco Nicoletti.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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