Schiavonea, emessa ordinanza di sgombero e messa in sicurezza di ex lido balneare
L'atto è stato reso necessario a seguito del sopralluogo congiunto di Capitaneria di Porto e Comune, alla presenza del Comandante Francesco Cillo e del sindaco di Co-Ro Stasi presso gli immobili posti sotto sequestro dal 2013
CORIGLIANO-ROSSANO - È stata emessa in data 10 agosto, una ordinanza, la numero 145, per lo sgombero e la messa in sicurezza dell'ex Lido "Europa" di Schiavonea, congiuntamente agli ex lidi Sirene e Nettuno, per salvaguardare la sicurezza e l'incolumità pubblica.
L'ordinanza si è resa necessaria a seguito del sopralluogo congiunto di Capitaneria di Porto e Comune, alla presenza del Comandante della Capitaneria di porto di Corigliano, Francesco Cillo, accompagnato dagli ufficiali di polizia giudiziaria, e del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, presso gli immobili di difficile rimozione sul demanio marittimo sui quali le istituzioni stanno lavorando da tempo.
Il fabbricato conosciuto come "Lido Europa" è stato posto sotto sequestro in data 30 ottobre 2013, da parte dell'Autorità Giudiziaria. Nell'ottobre 2021, la Capitaneria di Porto di Corigliano – Sezione Polizia Marittima/Ambiente e Difesa Costiera, procedeva al dissequestro dell'immobile e alla contestuale restituzione al Comune di Corigliano-Rossano nella qualità di ente gestore del demanio marittimo.
Nel corso delle numerose riunioni tenutesi negli ultimi mesi sul tema delle opere di difficile rimozione sul demanio, si è concordata l'esigenza di procedere alla demolizione di tutti i fabbricati, ed il sopralluogo del 9 agosto è stato funzionale a verificare lo stato attuale dei luoghi.
L'ordinanza si è resa necessaria dal momento che è stata riscontrata la presenza di persone e materiale che dovrà essere sgomberato entro 72 ore.
L'encomiabile attività portata avanti dalla Guardia Costiera, in perfetta sinergia con l'Amministrazione comunale e con l'interessamento della Prefettura, è finalizzata alla demolizione delle opere di difficile rimozione e restituzione quindi delle aree alla collettività.
(fonte comunicato stampa)