Calopezzati, le telecamere del sindaco Giudiceandrea "beccano" i primi lordazzi
Nel piccolo centro ionico è frequente l'illecito dell'abbandono dei rifiuti al di fuori delle aree di conferimento. Per ripristinare le regole, allora, si è ricorso alle fototrappole

CALOPEZZATI - Il comune di Calopezzati, investe su un sistema di videosorveglianza, volto all'accertamento di reati quali l'abbandono dei rifiuti. Un'azione di controllo e di deterrenza voluta dall'Amministrazione comunale a guida Antonello Giudiceandrea.
Lo scopo è quello di incentivare la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, ma soprattutto, la reale sensibilizzazione della popolazione sul tema ambientale, la cui urgenza e crisi è palese in tutta la fascia territoriale dipendente dall'impianto di Bucita e non.
I risultati, non si sono fatti attendere: in sole due settimane, tre verbali, due di questi emessi stamani. I trasgressori sono stati puniti con una sanzione amministrativa di centocinquanta euro, che lieviterà in caso di recidiva.
L'effetto che ci si augura però, non è sicuramente questo, quanto piuttosto, un cambiamento radicale di prospettiva: la natura ci ospita, è la vita che scorre e dalla quale discendiamo.
Dovremmo imparare a non risultarle indesiderati, a non distruggere la casa che ci nutre e ci sostenta, ad esserle grati, riconoscendo dunque, il nostro essere parti infinitesimali di un ecosistema soprendentemente, più grande del nostro egoismo. Una tonnellata di indifferenziata costa al comune circa trecentotrenta euro, senza considerare, appunto, l'inevitabile e deleterio impatto ambientale.
Se si esegue bene la raccolta differenziata, l'indifferenziata dovrebbe rappresentare un minimo quasi trascurabile. Questo sistema di videosorveglianza non rappresenta una punizione ma una garanzia di guida morale. Come Cicerone insegna: «L'animo nostro senza dottrina e senza disciplina è simile ad un campo fertile per natura, il quale, senza debita coltura, è infruttuoso e sterile.» L'obbiettivo non è quindi ottenere le foto qui riportate, l'obbiettivo è far sì che queste non esistano più.