Sequestrato dai Carabinieri Forestale impianto di produzione di calcestruzzo
La Regione CC Calabria-Gruppo di Cosenza scopre a Casali del Manco cantiere privo di autorizzazioni e con scarichi illeciti di acque reflue industriali
COSENZA – Un impianto di produzione di calcestruzzo situato nel comune di Casali del Manco località “Piedi Rossi” è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri Forestale.
E’ quanto fa sapere Regione Carabinieri Forestale Calabria-Gruppo di Cosenza, attraverso un comunicato stampa, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
Durante un controllo dell’attività da parte del Nipaaf, Nucleo Investigativo dell’Arma Forestale unitamente ai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Spezzano della Sila, si è accertato che il cantiere era privo delle dovute autorizzazioni.
Si è infatti constatato la mancanza di autorizzazioni ambientali quali quella relativa allo scarico delle acque reflue industriali e quella relativa all’emissione fumi in atmosfera. Inoltre i fabbricati presenti nell’area sono risultati costruiti abusivamente, poiché privi di titoli edilizi e accatastamento.
A seguito di quanto accertato il titolare della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per aver illecitamente scaricato acque reflue industriali provenienti dal piazzale, contaminate dall’attività di produzione, e per aver esercitato la produzione di calcestruzzo in assenza delle previste autorizzazioni.
Si è inoltre sottoposto a sequestro l’intero cantiere composto da impianto di betonaggio, vasche in calcestruzzo, ricovero automezzi e i relativi fabbricati presenti all’interno dell’area estesa per 3600 metri quadri.