3 ore fa:Violenza giovanile, Renzo: «Senza sicurezza non esiste educazione»
4 ore fa:L’Accademia Euphonia chiude il 2025 tra musica e teatro: a Mirto Crosia arriva “Romeo + Giulietta”
5 ore fa:Natale in Co.Ro. 2025: oggi 19 dicembre lettura per bambini presso la Biblioteca Pometti
4 ore fa:Centro Storico di Corigliano, Fratelli d’Italia rilancia la proposta di un parcheggio nell’area “Orto Tramonti”
52 minuti fa:In Calabria arrivano nuovi magistrati: 6 saranno destinati a Castrovillari
5 ore fa:Co-Ro, grande successo per il 6° Memorial di biliardo dedicato a Giovanni De Tommaso
3 ore fa:Pallavolo Rossano ASD a Cutro: trasferta insidiosa per difendere la vetta della Serie C
1 ora fa:Protezione civile, maxi esercitazione dei Vigili del Fuoco a Corigliano-Rossano
2 ore fa:Salta il trasferimento del punto nascita, 1 mln di euro buttato e lo spoke ostaggio del campanilismo
22 minuti fa:Natale al centro Co-Ro: evento riprogrammato per maltempo

Sequestrato dai Carabinieri Forestale impianto di produzione di calcestruzzo

1 minuti di lettura

COSENZA – Un impianto di produzione di calcestruzzo situato nel comune di Casali del Manco località “Piedi Rossi” è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri Forestale.

E’ quanto fa sapere Regione Carabinieri Forestale Calabria-Gruppo di Cosenza, attraverso un comunicato stampa, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

Durante un controllo dell’attività da parte del Nipaaf, Nucleo Investigativo dell’Arma Forestale unitamente ai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Spezzano della Sila, si è accertato che il cantiere era privo delle dovute autorizzazioni.

Si è infatti constatato la mancanza di autorizzazioni ambientali quali quella relativa allo scarico delle acque reflue industriali e quella relativa all’emissione fumi in atmosfera. Inoltre i fabbricati presenti nell’area sono risultati costruiti abusivamente, poiché privi di titoli edilizi e accatastamento.

A seguito di quanto accertato il titolare della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per aver illecitamente scaricato acque reflue industriali provenienti dal piazzale, contaminate dall’attività di produzione, e per aver esercitato la produzione di calcestruzzo in assenza delle previste autorizzazioni.

Si è inoltre sottoposto a sequestro l’intero cantiere composto da impianto di betonaggio, vasche in calcestruzzo, ricovero automezzi e i relativi fabbricati presenti all’interno dell’area estesa per 3600 metri quadri. 

 

 

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive