«Avanziamo un anno di stipendi» la protesta dei lavoratori del Consorzio di bonifica
Si sono barricati sul tetto della sede di Cammarata. Sono in protesta, sostenuti dai sindacati, urlano i loro diritti negati dall'ente consortile di Mormanno
CASTROVILLARI - 12 mensilità arretrate e una situazione insostenibile per i lavoratori.
Sono scesi a protestare i dipendenti del consorzio di bonifica di Mormanno che non vogliono più continuare a lavorare in simili condizioni.
Questa mattina, sul tetto della sede del Consorzio di Bonifica Integrale Bacini Settentrionali del Cosentino, nell'area del centro servizi di Cammarata, i lavoratori hanno deciso di manifestare con il sostegno dei sindacati.
"Vediamo negati i diritti essenziali dei lavoratori e delle loro famiglie - ha detto Antonio Pisani, segretario Fai CISL Cosenza - Nonostante gli incontri che abbiamo fatto non vediamo alcuna risposta concreta e non solo per ciò che riguarda il territorio del Pollino".
Anche i consorzi di bonifica di Trebisacce e Scalea, infatti, versano nelle medesime condizioni avanzando, rispettivamente, 7 e 4 mensilità.
Se da una parte lavoratori e sindacati battono i pugni sulla questione legata al salario, dall'altra richiedono un incontro con la Regione Calabria: "dobbiamo agire su due filoni - secondo Federica Pietramala, segretario FLAI Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno - intervenendo sulla riforma dei Consorzi, ormai al collasso in tutta la Calabria e sulla quale un recente incontro ha inteso rilanciarli, e poi sul mantenimento di questi consorzi che purtroppo non riescono più ad andare avanti".
I lavoratori hanno, quindi, bisogno di immediate risposte, sentendosi mortificati nella dignità e non essendo più in grado di sostenere una situazione che, da un anno, si sta protraendo a danno anche delle proprie famiglie.