Famiglia avvelenata da esalazioni di monossido di carbonio, salvata dall’Ospedale di Policoro
Salvi grazie al tempestivo intervento del 118 e alla celere collaborazione tra il Pronto Soccorso del presidio Ospedaliero “Papa Giovanni Paolo II” e l’Ospedale Militare della Marina Militare di Taranto. Il plauso del Sindaco Mascia
POLICORO - Corsa contro il tempo, tre giorni fa, per salvare un intero nucleo familiare residente nel materano, grazie al tempestivo intervento del 118 e alla celere collaborazione tra il Pronto Soccorso del presidio Ospedaliero “Papa Giovanni Paolo II” di Policoro e l’Ospedale Militare della Marina Militare di Taranto.
A causa di una stufa malfunzionante, una famiglia composta a madre, padre e figlia 17enne, è stata avvelenata da monossido di carbonio. Allertato il 118, la famiglia è stata trasportata subito presso il vicino ospedale di Policoro per le prime cure del caso. Le condizioni di salute della minore sono apparse subito serie, tanto da richiedere tempestivamente l’unica cura efficace per il caso, la Terapia Iperbarica, praticata nel vicino Ospedale Militare della Marina Militare di Taranto.
Grazie alla stretta e intensa collaborazione con il Capitano di vascello Fiorenzo Fracasso, Responsabile del Servizio di Medicina Iperbarica presso l'Ospedale Militare di Taranto, la giovane, ricoverata sotto stretta osservazione nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Policoro, viene trasportata tutte le mattine a Taranto per la terapia iperbarica ed è ormai fuori pericolo di vita. I genitori della ragazza sono invece stati dimessi dopo due giorni in “osservazione breve intensiva”.
«È con un pizzico di orgoglio che apprendo della fattiva collaborazione tra la sanità militare e quella civile che ha consentito, nei giorni scorsi, di salvare una giovane vita: un bell’esempio di sinergie virtuose e di prontezza operativa, fatto ordinario per lo strumento militare – dichiara il Sindaco Enrico Mascia, che aggiunge - Appartengo ad entrambi questi mondi da sempre e non posso che essere felice di aver contribuito, in passato in qualità di Ammiraglio, all’epoca in cui ricoprivo l’incarico di Capo del Corpo Sanitario della Marina, a far avviare, con le autorità regionali e sanitarie delle ASL territoriali e con il Ministro della Difesa pro tempore, questa forma di collaborazione della sanità lucana con la Marina Militare di Taranto, per l’utilizzo di alcuni strumenti particolarmente sofisticati come la Camera Iperbarica, salvavita per alcune circostanze come quella creatasi nei giorni scorsi».
«Un plauso va a tutti gli operatori sanitari sempre in prima linea per salvare vite umane, in particolare al dr Rocco Di Leo, Responsabile del Presidio Operativo del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Policoro e al Capitano di Vascello Fiorenzo Fracasso, Responsabile del Servizio di Medicina Iperbarica e Direttore del Centro Ospedaliero Militare della Marina di Taranto».