Spacciavano droga a Schiavonea: arrestati dalla polizia suocera e genero
La stazione di spaccio dove i due sono stati ritrovati ieri con 10 dosi di cocaina pronte allo smercio era in una vettura all'angolo di una nota via del borgo marinario di Corigliano-Rossano
CORIGLIANO-ROSSANO - Genero e suocera in manette per detenzione e spaccio di droga. È successo allo scalo di Corigliano: lei una 55enne, lui un 30enne con precedenti sempre legati alla droga, sono stati intercettati dagli agenti della polizia giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano, ieri pomeriggio, mentre sostavano in un'auto nel cuore di Schiavonea in attesa degli avventori.
I poliziotti erano già da tempo sulle tracce dell'uomo dopo che evidenze investigative raccolte sul territorio avevano rilevato una ripresa dell’attività di spaccio dell'uomo. Lo stesso che qualche mese fa era stato sorpreso nei pressi di un noto circolo ricreativo della frazione di Schiavonea con 2,614 grammi di cocaina pronta allo smercio.
Le verifiche poste in essere da questa Squadra di polizia giudiziaria ma soprattutto il via vai di giovani assuntori consentivano di individuare in una via della frazione di Schiavonea il luogo in cui si svolgeva lo spaccio della sostanza. Fino a ieri, quando approfittando della torrida domenica estiva gli investigatori sorprendevano il giovane in compagnia della suocera a bordo di un'autovettura fermi all'incrocio di una delle strade principali di Schiavonea.
Scattava immediatamente un blitz fulmineo, dove all’esito di perquisizione veicolare, domiciliare e personale e grazie anche all’ausilio di personale femminile della Polizia locale del Comune di Corigliano-Rossano, veniva rinvenuta all’interno della predetta autovettura una busta contenente 10 involucri di cellophane termosaldati con all’interno cocaina del peso complessivo di 3,2 grammi nonché denaro in banconote di vario taglio per un importo di 400 euro.
I due venivano tratti in arresto in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio e rimessi in libertà ai sensi dell’art. 121 codice di procedura penale.