Digiuno, vessazioni e umiliazioni per la religione: arrestati due genitori
La Polizia ha eseguito due misure cautelari per maltrattamenti nei confronti di un padre e una madre
COSENZA - Nel tardo pomeriggio di ieri, la locale Squadra Mobile ha dato esecuzione all'Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa in data 17.07.2021 su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Dr. Mario SPAGNUOLO, a carico di un 51 enne e di una 41 enne, di Cosenza, rispettivamente padre e madre, ritenuti responsabili del delitto di cui all'art 572 ( maltrattamenti in famiglia in concorso) ai danni dei figli.
All'esito delle evidenze probatorie raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile, l'Autorità giudiziaria ha applicato un'Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del padre mentre quella dell'obbligo di dimora in Cosenza e della presentazione alla polizia giudiziaria tutti i giorni alle ore 10, nei confronti della madre.
Le indagini, partite a seguito di una richiesta di aiuto rivolta da una delle figlie al Telefono Azzurro, hanno permesso di dimostrare la sussistenza di un clima familiare particolarmente preoccupante e negativo.
Di fatti il padre, M.P., classe 1971 e pregiudicato, unitamente alla madre S.D., classe 1981, sulla base di alcune credenze derivanti dalla professione di un culto religioso, erano convinti che fosse vicina la fine del mondo e, per tale ragione, sottoponevano i figli a vessazioni di inaudita violenza colpendoli con ogni oggetto che avevano a portata di mano in casa, sferrando loro calci e pugni anche per presunti fidanzamenti delle due figlie, costringendo anche i fratellini più piccoli a doversi svegliare alle 3 del mattino per essere sottoposti a pesanti lavori in campagna quali la raccolta dell'origano cui seguivano giorni e giorni di digiuno e astinenza dal bere, ai quali erano obbligati dai genitori per poter depurare la loro anima e il loro corpo.
Dinanzi a qualunque forma di esternazione di stanchezza o insofferenza da parte dei figli, erano botte da orbi da parte dei due odierni indagati.
L'esperienza del personale della 3^ Sezione "Reati contro la persona, reati contro i minori e reati sessuali" della Squadra Mobile ha consentito agli investigatori di effettuare un celere e pronto intervento in riferimento ad una situazione di forte delicatezza, facendo sì che si potesse intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico dei due genitori, che, rassegnati alla competente A.G., hanno consentito l'emissione in brevissimo tempo delle misure cautelari in argomento, eseguite nella serata di ieri.