Il boss Nicola Acri inizia a collaborare con la Procura Antimafia di Catanzaro
Dopo 10 anni di carcere duro, "Occhi di Ghiaccio" ha iniziato a collaborare con la Dda di Catanzaro. Ha già reso dichiarazioni su vari fatti di sangue
CATANZARO - Ha saltato il fosso Nicola Acri, 42 anni, detto “occhi di ghiaccio”, capo della mala rossanese, considerato tra i più sanguinari killer calabresi e già schedati come uno dei 100 latitanti più pericolosi. Una carriera criminale iniziata quando aveva appena 21 anni ed era considerato a capo della cosca di Rossano. Per tre anni, prima di essere catturato nel 2010 a Bologna, è stato latitante ed è stato inserito tra i 100 latitanti più pericolosi d’Italia. Dopo dieci anni di carcere duro ha deciso di collaborare e di parlare con la Dda di Catanzaro. Una collaborazione recentissima nel corso della quale Acri ha reso dichiarazioni su gravi fatti di sangue che lo hanno visto protagonista. “Occhi di ghiaccio” è stato condannato per diversi reati, dall’associazione mafiosa all’omicidio.
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