Botte da orbi a Viale Sant'Angelo tra rossanesi e pakistani: sei arresti
Necessario e provvidenziale l'intervento degli agenti della Polizia di Stato che hanno placato gli animi e fatto sì che la scazzottata non avesse un epilogo drammatico
CORIGLIANO-ROSSANO - Una scazzottata hold style a colpi di pugni schiaffoni e bastonate che avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie se sul posto non fossero arrivate le pattuglie del 113 del Commissariato di Rossano.
Tutto è accaduto lo scorso venerdì pomeriggio nei pressi di un noto discount di viale Sant'Angelo a Rossano. Gli agenti della polizia giudiziaria, a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini allarmati e preoccupati della piega verso la quale stava volgendo la rissa sono piombati sul posto.
A "duellare" alcuni cittadini pakistani con persone del posto. Dopo attimi concitati nel quale con non poca difficoltà si riusciva a placare gli animi nonché a disarmare uno dei soggetti che alla vista dei poliziotti faceva scivolare a terra un coltello tipico da cucina, successivamente recuperato e posto sotto sequestro.
Nello stesso frangente anche il cittadino rossanese, unitamente alla compagna, mediante un paletto in metallo tentava di colpire uno degli stranieri che a sua volta era armato di un bastone di bamboo.
L'intervento della giudiziaria, quindi, è risultato provvidenziale che, seppur con non poca fatica, hanno impedito conseguenze peggiori tra i sei partecipanti alla rissa che venivano successivamente condotti presso questi Uffici per le determinazioni del caso.
In considerazione dei fatti raccontati e della gravità degli stessi gli indagati venivano tratti in arresto nella flagranza del reato per rissa aggravata e tutti sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo che è stato celebrato stamani presso il tribunale di Castrovillari. All'esito del giudizio il Giudice ha convalidato l’arresto eseguito dagli uomini del locale Commissariato confermando la misura cautelare degli arresti domiciliari per un solo soggetto mentre per gli altri cinque veniva applicata la misura cautelare dell’obbligo di firma.
(immagine di repertorio nebrodi news)