Accusato di aver dato fuoco alle auto di alcuni suoi concittadini, non era stato lui
Cadono le accuse per il 36anne cropalatese difeso dagli avvocati Zagarese e Tarantino. Il Tribunale di Castrovillari lo ha prosciolto dopo che per lui era stata chiesta una condanna ad un anno e 8 mesi
CORIGLIANO-ROSSANO - Accusato di aver incendiato un'auto, viene prosciolto. Per C.F di 36 anni, difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Umberto Tarantino, cadono le accuse di aver dato fuoco, per vendetta, all'autovettura di alcuni cittadini di Cropalati con i quali aveva avuto una accesa discussione .
Il tribunale di Castrovillari ha accolto le tesi avanzate dalla difesa ed ha escluso la ricorrenza di ipotesi aggravate e di recidiva, pronunciando la sentenza di proscioglimento
IL FATTO - L'imputato, secondo la tesi dell'accusa, che aveva chiesto una condanna a un anno e 8 mesi di reclusione senza benefici, era stato ritenuto responsabile del delitto di incendio in concorso con C.R. di 48 anni. L'accusa era di aver dato fuoco, per vendetta, all'autovettura di proprietà di alcuni suoi concittadini di Cropalati con i quali aveva avuto una animata discussione la sera prima. L'autovettura data alle fiamme era parcheggiata in una via pubblica, sotto l'abitazione delle persone offese, creando una possibile situazione di pericolo per i veicoli e le abitazioni circostanti.
I due imputati si erano sempre dichiarati estranei alla vicenda portando varie argomentazioni a sostegno della loro innocenza.