Corigliano-Rossano: rinvenute bottiglie incendiarie pronte all’uso
La scoperta è stata fatta dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano. Il materiale era detenuto da due giovani
CORIGLIANO-ROSSANO – I militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro hanno denunciato, dopo serrate indagini, alle Autorità Giudiziarie competenti due fratelli, rispettivamente di 20anni e di 17anni, per il reato di detenzione e fabbricazione di materie esplodenti.
Tutto aveva inizio a seguito di un atto incendiario notturno del mese scorso, a danno di un’autovettura parcheggiata nella periferica frazione di Apollinara. Le indagini avevano portato da subito a capire che l’evento potesse essere doloso, in quanto sul posto veniva rinvenuto un bastone in legno usato come innesco e sottoposto a sequestro penale. La presenza vicino al luogo del reato di un impianto di videosorveglianza permetteva, dopo essere stato acquisito e visionato dai Carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Scalo, di appurare che poco prima dell’incendio, un ragazzo si era diretto con una bicicletta ed il bastone di legno, poi trovato sul posto, verso il luogo del reato e come lo stesso fosse stato verosimilmente il responsabile dell’atto incendiario.
I militari ritenevano, quindi, necessario eseguire alcune perquisizioni domiciliari d’iniziativa, per avere riscontri rispetto agli elementi indiziari acquisiti e precisamente presso l’abitazione dei due fratelli. All’interno della casa le operazioni di polizia giudiziaria davano ben presto esito positivo: infatti nella camera da letto veniva rinvenuta una sacca morbida con all’interno ben quattro bottiglie in plastica da 2 litri piene di benzina ed altrettanti bastoni in legno, a cui estremi erano vincolati, con del nastro adesivo, dei pezzi di stoffa, da utilizzare quale innesco per le bottiglie incendiarie una volta lanciate. Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro penale, trattandosi di vere e proprie bottiglie incendiarie artigianali pronte per essere utilizzate e dal momento che nessuno dei due ragazzi aveva alcun titolo per detenere tale materiale esplodente.
Gli stessi venivano denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Castrovillari e alla Procura della Repubblica dei Minorenni di Catanzaro, per il grave reato di detenzione e fabbricazione di materie esplodenti e rischiano fino a 5 anni di reclusione se condannati. Inoltre i Carabinieri impedivano che il materiale sequestrato potesse essere utilizzato per atti incendiari.