Violenze sessuali e maltrattamenti nei confronti della figlia e della moglie: arrestato
È successo a Corigliano-Rossano. Gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti dopo le segnalazioni delle vittime che ora si trovano sotto protezione
CORIGLIANO-ROSSANO - Violenza sessuale e maltrattamenti finisce in carcere un padre e marito carnefice. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Rossano, diretto dal dirigente Cataldo Pignataro, hanno arrestato l’uomo (G.C.A. di 57 anni del posto) nel giorno dedicato alla Donna, a seguito di una denuncia per violenza sessuale in danno della figlia minorenne e della giovane madre.
È così la squadra della giudiziaria, guidata dall’ispettore Stefano Laurenzano, all’esito di una serrata, quanto delicata, attività di indagine, hanno notificato l’Ordine di esecuzione di misura cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Biagio Politano su richiesta del sostituto procuratore Mauron Gallone, nei confronti del soggetto.
L’attività investigativa è scaturita da una richiesta di aiuto pervenuta nel mese di febbraio al Commissariato ionico da parte delle vittime che, stanche dei continui maltrattamenti subiti ma soprattutto di indicibili violenze psicologiche e sessuali nei confronti della minore, trovavano il coraggio di chiedere aiuto alla Polizia.
Scattava così il protocollo che vedeva coinvolgere il mondo dell’associazionismo che unitamente agli investigatori fornivano un rifugio sicuro in una casa protetta garantendo loro tutta l’assistenza possibile.
Dall’escussione delle vittime emergeva uno spaccato raccapricciante circa le continue vessazioni nonché violenze psicologiche anche in materia sessuale che vedeva il cinquantasettenne perpetrare sulla giovane figlia e dove in alcuni casi sfociava in video riprese clandestine mediante l’apposizione di videocamere nascoste piazzate in alcuni punti della casa e persino nel bagno.
Gli uomini del locale Commissariato di Pubblica sicurezza già dalle prime battute provvedevano a sequestrare computer, telefonini e pendrive al fine anche di evitare la diffusione di materiale che l’uomo aveva anche provveduto a cancellare. Sono in corso le perizie da parte della Polizia Scientifica al fine di recuperare il materiale ivi custodito.
La brillante attività della polizia giudiziaria eseguita sotto le direttive della Procura della Repubblica, consentendo alla fulminea emissione dell’ordinanza di custodia cautelare da parte del Tribunale di Castrovillari, è stata possibile grazie alla tenacia e alla caparbietà dei detective che dai primi momenti del fatto, non hanno mai interrotto la ricerca delle fonti di prova tese all’identificazione dell’autore del reato, dimostrando un’attenzione particolare per i reati di violenza di genere in un periodo in cui si registrano tantissimi episodi che purtroppo, spesso, sfociano in tragedie.
(immagine di repertorio)