Atti persecutori e lesioni a famiglia rossanese, ex militare a giudizio
Nel procedimento le persone offese si sono costituite parte civile con gli avvocati Provino Meles e Raffaele Meles
CORIGLIANO-ROSSANO - Disposto il rinvio a giudizio per un 56enne originario di Cirò Marina, ex carabiniere, con l’accusa di atti persecutori e lesioni aggravate ai danni di una famiglia rossanese, difesa di fiducia dagli avvocati penalisti Raffaele Meles e Provino Meles del Foro di Castrovillari.
All’esito dell’udienza tenutasi nei giorni scorsi, il Tribunale di Castrovillari in totale accoglimento delle richieste formulate dalla Pubblica Accusa e dagli avvocati Meles, costituitisi parte civile, ha disposto il rinvio a giudizio dell’uomo, fissando per metà maggio l’inizio del processo. La scorsa estate per l’ex militare era stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese.
I FATTI
Nel 2019, dopo aver ricevuto diverse minacce e atti intimidatori, gli appartenenti ad un nucleo familiare dell’area urbana di Rossano si sono rivolti agli avvocati penalisti Provino Meles e Raffaele Meles per la tutela del caso. Secondo quanto riferito, il 56enne, vicino di casa, si sarebbe reso autore di minacce, appostamenti, pedinamenti e insulti che, proseguiti anche nel corso del 2020, avrebbe quotidianamente rivolto loro. Riferiti, inoltre, degli episodi di aggressione, anche fisica, da parte dell’uomo che, in una circostanza, avrebbe rincorso una delle persone offese brandendo in mano un coltello e minacciando di volergli tagliare la testa e solo grazie alla fuga si era riusciti ad evitare il peggio; in altre circostanze avrebbe cercato di investirle con l’autovettura. Tra gli ulteriori episodi riferiti, anche una minaccia di morte con l’uso di un tagliaerba.
La situazione aveva destabilizzato la tranquillità delle persone offese, generando uno stato di timore che le aveva indotte a cambiare finanche le abitudini di vita e a non uscire di casa se non accompagnate. Da ultimo, la decisione di mettere in vendita la propria abitazione pur di non subire ulteriori persecuzioni.
Dopo numerose denunce-querele e dopo avere raccolto altrettanti indizi, il Tribunale di Castrovillari, in accoglimento della richiesta di applicazione di una misura cautelare, sollecitata anche dal difensore avvocato Raffaele Meles, aveva applicato all’uomo il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese prescrivendogli altresì di mantenere una distanza non minore di centocinquanta metri. Ora il rinvio a giudizio e la fissazione dell’avvio del processo per metà maggio.