Subito interventi urgenti e straordinari sulla Silana crotonese. Il dibattito sulle condizioni di precarietà del viadotto Cannavino, scaturito dalle segnalazioni di migliaia di utenti e cittadini della Presila e a seguito delle quali sono giunte le rassicurazioni da parte di Anas Calabria – purtroppo non suffragate da dati scientifici – sulla sicurezza dell’opera, ha aperto una questione più ampia sulla sicurezza della Statale 107. Infatti, mentre si discute per cercare una soluzione definitiva e risolutiva al problema strutturale del cavalcavia di Celico, emerge un altro problema, ancora una volta di natura statica, reale e documentato, sul ponte San Fili. Che, a quanto pare, mostrerebbe evidenti segni di usura dovuti alla mancanza di manutenzione. Nell’attesa che si diano riscontri certi all’utenza, sarebbe opportuno che gli enti preposti avviassero tutte le procedure precauzionali e di verifica tecnica per garantire massima sicurezza ad una delle arterie di collegamento più importanti e strategiche della Calabria. A rilanciare ancora la questione è il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che nelle ultime ore sta raccogliendo le denuncie di numerosi cittadini che evidenziano una presunta pericolosità del ponte della SS107 che costeggia la cittadina di San Fili. È inammissibile che su una strada così importante e densamente trafficata come la SS 107 – dichiara il Consigliere regionale – non vengano effettuati, da anni, interventi di manutenzione straordinaria e di verifica statica dei numerosi cavalcavia e delle gallerie che compongono il tracciato. È rispettabilissima l’opinione dei tecnici che rassicurano sulle condizioni strutturali dell’arteria, ma è altrettanto comprensibile la preoccupazione degli utenti che quotidianamente percorrono la Silana crotonese e che osservano le numerose screpolature, le crepe dell’asfalto e dei manufatti in cemento armato, così come le carenze degli impianti di sicurezza lungo la strada. Che sarà anche sicura dal punto di vista statico – scandisce Graziano – anche se di questo non abbiamo la controprova scientifica, ma la Statale 107 senza dubbio non mette sicurezza a chi la percorre. Non a caso – e non credo si tratti di psicosi collettiva – in più aree attraversate dall’arteria vengono quotidianamente segnalate delle situazioni di criticità. Che si intervenga, allora, - prosegue - ed in modo tempestivo. Senza anteporre alla risoluzione dei problemi l’ormai solita giustificazione della carenza di finanziamenti. Di fronte alla sicurezza dei cittadini non ci sono motivazioni economiche che tengano! Anche perché esistono fondi strutturali comunitari dedicati all’ammodernamento e alla messa in sicurezza delle strade, non sfruttati, che puntualmente, ogni anno, vengono rispediti al mittente. Abbiamo tra l’altro – aggiunge Graziano – la fortuna di poter vantare in Calabria, a pochi passi dalla SS107, un Ateneo che è il fiore all’occhiello per gli studi di ingegneria civile. In prima battuta, si potrebbero sfruttare le indiscusse ed elevate qualità tecniche organiche all’Unical per poter avviare uno studio scientifico sulla stabilità della strada, quantomeno nei punti critici, e alla risultanza di queste analisi provvedere al reperimento dei fondi e alla consequenziale attività di riqualificazione. Serve solo – conclude il Segretario questore – il solito buon senso, volontà e capacità di programmare nell’interesse dei cittadini. (fonte: comunicato stampa)