Corigliano-Rossano, la fusione la gestiranno i giovani
Il neo coordinatore cittadino Corigliano-Rossano dei giovani de Il Coraggio di Cambiare l'Italia rilascia le sue prime dichiarazioni all'indomani della sua elezione. Tracciando il percorso su cui si incamminerà il movimento giovanile sul territorio; in particolare in chiave fusione. "Subito a lavoro per affrontare la grande questione della Fusione. È, questo, infatti un progetto nato per volontà dei cittadini; con il sostegno della buona politica e con l’intento di dare una speranza ed un avvenire alle nuove generazioni del territorio della Sibaritide. È giusto, allora, che siano proprio i giovani ad essere in prima in linea nel costruire le forme sociali e politiche della nuova realtà urbana; la terza più grande della Calabria.
Prima di tutto – dice Ivan Rizzo - dovremo interessarci affinché il progetto di fusione giunga presto a compimento. Con un piano di condivisione territoriale che ponga al centro l’esperienza e le aspirazioni dei giovani. Nei prossimi giorni, insieme al costituendo gruppo giovanile di Corigliano-Rossano, promuoveremo degli incontri di confronto. Che saranno anche delle casse di risonanza dalle quali sintetizzare idee che metteremo all’attenzione del commissario prefettizio e di tutti gli schieramenti politici. Affinché ne tengano conto nell’elaborazione dei prossimi programmi elettorali. È una necessità, questa, non solo per partecipare concretamente alla realizzazione della nuova Città; ma anche per frenare le velleità di quanti vorrebbero ancora pascolare abusivamente nel nostro territorio. Con l’intento di continuare la depredazione di servizi e diritti. Non lo consentiremo!
CORIGLIANO-ROSSANO, RIZZO: NON VOGLIAMO CATENE
Fa male leggere dalle cronache di stampa, su recenti iniziative politiche tenutesi in Città, le posizioni di illustri esponenti istituzionali cosentini che hanno ritrovato la via dello Jonio, e particolarmente quella di Corigliano-Rossano, solo all’indomani del plebiscitario esito referendario, per confermare il sostegno alla fusione. Fa male perché queste stesse persone sono quelle che dalla postazione bruzia hanno guardato e guardano con timore all’unione delle due nostre Città; perché sono state gli artefici e firmatari delle più clamorose “chiusure” di servizi in questo territorio; e ancora perché tra di loro, oggi redenti sull’utilità della fusione, ci sono esponenti che hanno contrastato l’azione referendaria schierandosi palesemente per il no.
Perché, infine, non possiamo accettare il sostegno di quanti non hanno mai mosso un dito per difendere le prerogative e i diritti di questa area della Calabria. Noi, giovani del Coraggio di Cambiare, faremo la nostra parte affinché – ribadisce Rizzo – non si ripetano più gli errori del passato. La gente e soprattutto noi giovani siamo stanchi di ricevere pacche sulle spalle e sorrisi ammiccanti da parte di chi ha sempre deluso ogni promessa. Non vogliamo catene – conclude - ma essere artefici del nostro destino senza vincoli né padroni.