di SERAFINO CARUSO Tra Parlamenti che cambiano e Governi che non si formano, il tempo trascorre in modo inesorabile. La variabile indipendente per eccellenza (purtroppo, o se vogliamo per fortuna) non aspetta nessuno. Le lancette vanno avanti e se non ci si da una mossa la Calabria e soprattutto la Sibaritide verranno distaccate ulteriormente dal resto della penisola. Ormai la Basilicata, tanto per fare un esempio, non sembra più neppure una Regione con noi confinante. Da anni è riuscita, grazie alla lungimiranza politica di chi l'ha gestita, ad emergere dalle cosiddette "sabbie mobili" meridionali. La Basilicata è la regione del Sud che è cresciuta di più rispetto a tutte le altre ed è all'avanguardia in tutti i settori caratterizzanti del proprio territorio: turismo e agricoltura in primis. Finanche nelle proteste i lucani ci hanno dato lezioni. Vicenda delle scorie a Scanzano Jonico docet.
TRIBUNALE E ALTRE VERTENZE: DOVE SONO FINITI I SINDACATI E LA POLITICA?
Alle ultime elezioni parlamentari i calabresi hanno bocciato la vecchia politica per fare largo al nuovo. Anche nella città unica Corigliano Rossano il voto ha espresso la direzione del cambiamento. Questo territorio oggi ha ben quattro rappresentanti in Parlamento: evento mai verificatosi prima d’ora. Adesso non pretendiamo che tutte le emergenze, i problemi e le criticità del nuovo grande Comune e zone limitrofe siano risolti con la bacchetta magica, ma tutti insieme si deve fare qualcosa per ottenere i risultati sperati. Con tutto il rispetto per il grande scippo rappresentato dalla soppressione dello storico tribunale di Rossano, in questo territorio vi sono state anche altre ingiustizie cui si deve porre rimedio immediatamente. E comunque per il tribunale di Rossano oltre al GAV, chi altro ha mosso un solo dito per cercare di far riottenere a questo territorio ciò che ingiustamente gli è stato tolto? Dove sono i sindacati? Dove sono i politici? Dov'è la stessa maggioranza degli avvocati di Corigliano Rossano e centri limitrofi? Dove sono i cittadini? Tutti bravi a manifestare a tribunale già chiuso, tutti bravi a manifestare per poi buttarla a tarallucci e vino sulla statale 106, anziché bloccarla per giorni o settimane proprio come fecero a Scanzano Jonico. Rumors dell'ultima ora darebbero la deputata rossanese Elisa Scutellà pronta per entrare in Commissione giustizia alla Camera: questo potrebbe essere un passo importante verso la riapertura del Tribunale di Rossano in attesa di costruirne uno nuovo magari tra Corigliano e Rossano.
SANITA' E OSPEDALI: SERVE UNA NETTA INVERSIONE DI ROTTA
Capitolo sanità. Nel corso degli ultimi venti anni si è assistito in questo settore a una regressione senza precedenti. A cominciare dalla chiusura degli ospedali di frontiera di Cariati e Trebisacce, con i due pronto soccorso di Corigliano e Rossano (soprattutto quest’ultimo) impreparati a reggere l’impatto di un’utenza sproporzionata rispetto al numero del personale operante. Aspettiamo l’avvio e la celere (si spera) ultimazione dei lavori del nuovo ospedale della Sibaritide. Ma senza personale non si va da nessuna parte. Anche per la sanità: dove sono partiti politici, sindacati, associazioni, cittadinanza? Tranne qualche rara eccezione, tutto tace. I lavori a che punto sono? Siamo in linea con l'agenda dei tempi di realizzazione dell'opera definitiva? O ci dobbiamo "accontentare" della cantierizzazione? Ma di tutto questo nessuno parla. Ce ne accorgeremo, come al solito, in occasione delle prossime elezioni comunali e regionali in programma nel 2019.
RIPRISTINARE IMMEDIATAMENTE I TRENI CROTONE-MILANO E CROTONE-ROMA
Soppressione dei treni a lunga percorrenza Crotone-Milano e Crotone-Roma avvenuta nel dicembre 2011: da allora nulla di concreto è stato fatto per chiedere seriamente al Governo e a Trenitalia di ripristinare quei treni, che erano molto utilizzati dai cittadini del territorio per spostarsi soprattutto verso Milano e Bologna con l’uno, Napoli e Roma con l’altro. Su quest’altra assurda vicenda, tranne tre manifestazioni alla stazione di Rossano, è calato un assordante silenzio. Nessuno più parla, nessuno dice più una parola, nessuno ha più fatto una sola azione concreta per alzare il sipario su questa ennesima ruberia ai cittadini dello Jonio. Eppure tutti sono pronti a lamentarsi ogni qualvolta si fanno tredici (se va bene) o quindici ore di viaggio seduti per una notte su un pullman per arrivare da Corigliano Rossano a Bologna e/o Milano. Provare per credere.
FUSIONE SENZA PIANIFICAZIONE: IL RISCHIO E' LA PARALISI DI TUTTO IL SISTEMA
Altre opere promesse o incompiute: il parcheggio multipiano di zona S. Antonio a Rossano paese è stato ultimato da due anni ma è ancora inutilizzato. Sperpero di soldi pubblici, ma nessuno dice più nulla. Stesso discorso per la galleria del traforo della ex statale 177 Rossano Sila. Per non parlare delle opere promesse e mai realizzate, come la funivia che avrebbe dovuto collegare lo scalo di Rossano con il centro storico. Oppure della dilagante disoccupazione che sta facendo andare via giovani e meno giovani, sta facendo chiudere le saracinesche delle attività commerciali. Gli imprenditori stanno tirando i remi in barca: una follia investire in questo territorio, se queste rimangono le condizioni. I problemi sono tanti, impossibile racchiuderli in un articolo. Servono, però, capacità, competenze e soprattutto volontà nel volerli risolvere. Non si può più aspettare. Le nostre città non verranno salvate dalla fusione se non ci si mette in testa che lo sviluppo e la ripresa economica del nostro territorio necessitano innanzitutto di una parola d'ordine: pianificazione. Siamo sicuri che il Commissario prefettizio di Corigliano Rossano, dott. Domenico Bagnato, insieme ai suoi due sub Commissari Emanuela Greco e Domenico Giordano, saprà dare la giusta direzione a questa grande città, ma poi il resto lo dovremo fare noi cittadini.