Rafforzare il sistema delle imprese attraverso azioni concrete su innovazione, internazionalizzazione, capitale umano, patrimonializzazione. Migliorare la qualità, ridurre i costi di gestione, aumentare la fruibilità, accrescere il valore patrimoniale del costruito. Sostenere la competitività del sistema turistico-ricettivo della Calabria, favorire lo sviluppo delle aree archeologiche e dei siti di interesse ambientale e culturale. Questi gli obiettivi a cui tende il complesso di azioni previste dallo studio realizzato da
Confindustria Cosenza, con il sostegno della
Provincia di Cosenza, con il team di economisti, coordinati da
Gianfranco Viesti, Ordinario di Economia all'Università di Bari. Le azioni operative e di rapida attuazione per il rilancio dell'economia calabrese sono state presentate in occasione del
convegno dal tema "Impresa e competitività. Una strategia operativa per la programmazione 2014/2020", organizzato dalla Provincia di Cosenza e da Unindustria Calabria, che si è svolto presso la sede di Confindustria Cosenza. Moderati dal Direttore di Confindustria Cosenza
Rosario Branda, dopo i saluti del Presidente di
Confindustria Calabria Giuseppe Speziali, ha introdotto i lavori il Presidente di Confindustria Cosenza
Natale Mazzuca. Hanno fatto seguito gli interventi del Professore Viesti e del Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio. La discussione su strategie e strumenti attivabili per il sistema economico calabrese è continuata con il dibattito animato dagli interventi dei massimi rappresentanti delle imprese, dei lavoratori, delle istituzioni e dell'università. Il convegno ha costituito l'occasione per illustrare nel dettaglio le misure di immediata utilizzazione, messe a punto dagli esperti, a valere intanto sui fondi europei in essere, insieme ad un momento di franco confronto sui temi relativi alla prossima programmazione 2014/2020, relativamente ad alcuni tra i settori più importanti per l’economia regionale: il manifatturiero, l'agroalimentare, il turismo, l’edilizia, i servizi avanzati. Si tratta di una sfida cruciale, per sostenere le imprese nella difficile fase storica di crisi che la Calabria attraversa da anni e, più in generale, per tentare di inserire l’economia regionale nel rilancio della competitività del Paese sullo scenario europeo e globale. «Non bisogna solo inseguire le emergenze - ha dichiarato il Presidente degli Industriali cosentini Natale Mazzuca - ma è necessaria una politica strutturale seria ed intelligente che guardi allo sviluppo ed alla crescita. Solo in questo modo si può uscire da questa stagnazione e cercare di stimolare l'occupazione, soprattutto giovanile. Basta inseguire, occorre programmare. Ecco perchè abbiamo pensato ad azioni capaci di produrre risultati in tempi brevi - ha continuato Mazzuca - con l'obiettivo di massimizzare le probabilità di ottenere risultati concreti già nel breve periodo. Azioni in grado di avviare percorsi di sviluppo strutturali, che abbiano respiro lungo: interventi facili da comprendere per le imprese e facili da gestire per le amministrazioni, riducendo al minimo le complessità burocratiche». Per il Presidente della Provincia di Cosenza
Mario Oliverio «i fondi della programmazione comunitaria e nazionale costituiscono l’unico stock di risorse finanziarie a disposizione della Calabria per gli investimenti sullo sviluppo dei sistemi produttivi, il sostegno all’innovazione, il potenziamento infrastrutturale, l’apertura all’internazionalizzazione delle imprese. Per questa ragione questo convegno assume una valenza di grande portata per l’innovatività delle proposte operative che verranno presentate e per la portata della visione complessiva dello sviluppo regionale che sarà offerta al confronto con gli stakeholders del territorio». Per il Presidente di Confindustria Calabria Giuseppe Speziali «la nuova programmazione sarà per la nostra regione, la cartina di tornasole se veramente c’è voglia di cambiare. Il contributo delle parti sociali e dell’imprenditore è lo strumento necessario per potere alla fine risultati tangibili e coerenti con gli obiettivi prefissati». «L'esperienza italiana del passato - ha sottolineato l'economista Gianfranco Viesti- ha dimostrato che troppe azioni producono un sovraccarico amministrativo che genera enormi ritardi. Facendo tesoro dell'esperienza bisogna evitare azioni sperimentate senza successo e perseverare in interventi che hanno generato esiti positivi. Valutare i rischi, capire i meccanismi, ricostruire i processi, i ritardi, gli ostacoli, ma anche e soprattutto importare modelli attuativi, buone pratiche. Il tutto dovrà includere strumenti per garantire assoluta trasparenza, monitorare l'esecuzione e valutare l'impatto».