di SAMANTHA TARANTINO L’emergenza
disagio sociale è un po’ come quella macchia d’olio che si espande senza possibilità di arresto. Il
Basso Jonio si adegua, né poteva essere altrimenti, a questo triste declino degli ultimi anni. Anzi, se possibile, l’emergenza qui è diventata più acuta. A
Cariati ciò è avvenuto dopo la chiusura dell’ospedale Cosentino, presidio per il diritto alla salute a servizio di un vasto territorio. Intorno a questo si era creato un indotto che forniva lavoro e permetteva di sfamare interi nuclei familiari, che oggi versano in condizioni di disagio. Anche gravi. Una situazione sempre più insostenibile – ci dice il sindaco
Filippo Sero – soprattutto alla luce dei continui tagli nei trasferimenti ai comuni che, fino a qualche anno fa, svolgevano un ruolo forse discutibile quanto si vuole, in ogni caso oggi non sostituito da altro, di veri e propri ammortizzatori sociali e di articolazioni fondamentali del welfare state del nostro Paese. È al sindaco ed al comune che ci si rivolgeva per qualsiasi assistenza economica. Oggi lo si continua a fare ed anche per maggiori sofferenze. Ma non ci sono più risorse. E così con appena 40 mila euro, Cariati riesce a rispondere solo ai casi più urgenti, quelli disperati. E per sopperire alle continue richieste di aiuto, dal lavoro, alle famiglie numerose, ai malati ed agli anziani senza possibilità di cure e assistenza, l’ufficio servizi sociali si è attivato in tutti i modi per intercettare finanziamenti regionali per un totale di 363 mila euro. Non ne abbiamo perso uno – spiega Sero. In corso ed in progress sono molti i progetti gestiti da cooperative di servizi, per erogare contributi economici a cittadini indigenti e fornire un servizio di assistenza e badanti per anziani non autosufficienti. Coordinati da assistenti sociali e operatori socio sanitari si concretizzano una serie di progetti come quello per l’integrazione scolastica per portatori di handicap, con assistenza fisica. Grazie ai
Pac, soprattutto quelli Infanzia (90 mila euro) nel
distretto Jonico Sud (Pietrapaola, Terravecchia, Campana e Mandatoriccio) con Cariati come comune capofila, molti sono i progetti, quali 2 centri per minori a Cariati e ben 9 per tutto il distretto. Mentre per i Pac Anziani (86 mila euro) si prevedono fondi per l’assistenza domiciliare integrata con un coordinamento misto tra comuni e Asp. Un servizio sociale quello di Cariati molto attivo ed efficiente che in uno stato di carenza totale di fondi cerca di offrire sollievo a persone sofferenti e anche a malati psichiatrici. Verso questi ultimi, ad esempio, è rivolto un progetto di inclusione in quanto soggetti particolarmente svantaggiati.